Tra Alma e Teramo vince la paura, ma salvezza sempre ad un passo

ALMA JUVENTUS FANO-TERAMO 0-0
 
ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Thiam; Sosa, Magli, Fautario; Lanini, Eklu (22’st Gasperi), Lazzari (18’st Danza), Schiavini, Pellegrini; Fioretti (33’st Melandri), Rolfini. A disp.: Nobile, Fabbri, Soprano, King, Varano, Masetti, Troianiello. All.: Brevi.
TERAMO (3-4-3): Calore; Caidi, Speranza, Milillo; Sales, Graziano (29’st Varas), Ilari (39’st De Grazia), Ventola; Bacio Terracino (39’st Fratangelo), Panico (13’st Amadio), Tulli (13’st Gondo). A disp.: Ricci, Pierantonio, Castagna, Diallo, Faggioli, Mancini, Cretella. All.: Palladini.
ARBITRO: Prontera di Bologna.
NOTE: ammoniti Graziano, Pellegrini, Sales, De Grazia, Danza; angoli 3-1; recupero 0’+6’; spettatori 2500 circa di cui 500 ospiti.
 
Prevale la paura tra Fano e Teramo, che impattano 0-0 un bloccatissimo scontro diretto rinviando alla prossima ed ultima giornata i verdetti in zona playout. Con un successo i granata avrebbero festeggiato già oggi la permanenza nella categoria, mentre alla luce di questo pari dovranno conquistarsela domenica a Fermo difendendo il +1 dagli avversari di turno e dunque ancora padroni del proprio destino. I teramani dal canto loro ospiteranno la Reggiana, in lotta per la seconda posizione con Samb e Sudtirol. Nel Fano rientra dalla squalifica Gattari e per lo stesso motivo manca all’appello Germinale, il primo però accomodatosi in panchina ed il secondo sostituito in attacco da Fioretti. L’altra novità rispetto all’impresa corsara del Nereo Rocco e il ritorno da titolare di Lazzari, al quale in mezzo al campo mister Brevi aveva preferito Danza. Tra gli ospiti non c’è lo scattante Sandomenico, comunque rincalzo nell’ultima gara con la Samb che aveva preceduto il turno di riposo osservato dagli abruzzesi. A guidarli c’è l’ex Samb Palladini, che per la circostanza vara un inedito 3-4-3. Il caldo è un fattore, almeno quanto la tensione derivata dall’importanza della posta in palio. Il match si accende per un attimo all’altezza del quarto d’ora, quando l’arbitro sorvola sull’evidente carica ai danni di Rolfini e sul capovolgimento di fronte la puntuale diagonale difensiva di Lanini è determinante per sventare una seria minaccia. Si lotta con ardore su ogni pallone, con imprecisione nel fraseggio da una parte e dall’altra e tendenza precoce a dilatare le distanze tra i reparti. Il cronometro scorre lento, con un terzo di gara che se ne va senza uno straccio di azione da gol. Occorre pazientare sino al 35’ per registrare un minimo sussulto, quando sullo spiovente di Lazzari l’incornata in mischia di Rolfini fra i giganti teramani si perde sul fondo. Si riguadagna la strada degli spogliatoi in perfetta parità, fedele specchio di quanto visto sul prato verde nei 45’ iniziali. La ripresa si apre con un tentativo di testa di Schiavini, largo sulla sventagliata di Eklu. L’Alma prova ad insistere, sfiorando la traversa al 4’ con la conclusione nel traffico di Fioretti. E’ giusto una fiammata, dopo la quale si ricomincia a giocare a scacchi con anche la stanchezza ad affiorare nelle file delle due contendenti (Eklu e Magli abbandonano per noie muscolari) col passare dei minuti. Lo 0-0 resiste così sino al triplice fischio, a dispetto del maxi-recupero.

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