UNA GRANDE ALMA BEFFATA NEL FINALE DALLA CAPOLISTA PORDENONE

ALMA JUVENTUS FANO-PORDENONE 0-2

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-1-1): Voltolini (39’pt Sarr); Konate, Celli, Magli; Vitturini, Tascone (30’st Acquadro), Lulli, Selasi (12’st Ndiaye), Setola; Scimia (12’st Cernaz); Ferrante. All.: Epifani.

PORDENONE (4-3-1-2) Bindi; Semenzato, Bassoli, Barison (25’pt Stefani), De Agostini; Damian (15’st Ciurria), Burrai, Bombagi (1’st Magnaghi); Gavazzi; Candellone, Germinale (15’st Berrettoni). All.: Tesser.

ARBITRO: Marcenaro di Genova.

RETI: 38’st Semenzato (P), 49’st Magnaghi (P).

NOTE: ammoniti Barison, Lulli, Tascone, Acquadro, Burrai, Magli, Magnaghi; angoli 5-5; recupero 4’+4’; spettatori 900 circa, di cui una quarantina ospiti.

La capolista Pordenone passa per 2-0 a Fano, ma deve sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di un’Alma che maledice un mostruoso Bindi. I granata avrebbero persino meritato di vincere, pagando forse dazio anche per il terzo sforzo in una settimana affrontato con una rosa indubbiamente meno profonda ed assortita di quella avversaria. Mister Epifani è per altro costretto a rinunciare a tre pedine chiave come lo squalificato Sosa e gli infortunati Filippini e Lazzari, schierando dall’inizio 7 under e rilanciando rispetto all’impresa di Trieste Konate in difesa e Scimia sulla trequarti. Dall’altra parte Tesser ha invece tutti, tanto da potersi permettere di tenere in panchina gente del calibro di Berrettoni, Ciurria, Magnaghi e Misuraca. Là davanti c’è infatti dal primo minuto Germinale, il grande ex della sfida. L’altro è Lulli, sul cui corner al 12’ Vitturini di testa si vede negare il vantaggio fanese dal prodigioso volo di Bindi. Il centrocampista abruzzese suggerisce anche la sventola di Tascone, appena alta sopra la traversa al 16’. La replica neroverde è proprio di Germinale, che imbeccato da Bombagi impegna Voltolini alla parata a terra. Alla mezzora nuova opportunità per lo stesso Germinale, con una sassata dal limite che esce di un’inezia. A ridosso dell’intervallo i padroni di casa perdono Voltolini, fattosi male per intervenire sul tocco ravvicinato di Candellone invalidato dalla bandierina alzata del guardalinee. In avvio di ripresa interessante iniziativa personale di Ferrante, impreciso nella conclusione. L’Alma insiste, con la sventola di Lulli che all’11’ si infrange sul corpo di Bassoli evitando guai a Bindi. Al 21’ ci prova pure il neoentrato Ndiaye, che sollecita il numero 1 neroverde dalla distanza. Quindi al 31’ è la volta di Acquadro, anch’egli inserito da poco, che timbra la traversa dai 25 metri. Poi nuovamente lavoro per Bindi, attento sullo spunto di Ferrante. Al 38’ però è il Pordenone a sbloccarla con Semenzato, il più lesto ad irrompere sottomisura dopo la non impeccabile risposta a lato di Sarr su Ciurria ed il relativo scarico dal fondo di Candellone. La reazione granata è veemente, ma al 40’ sull’angolo di Lulli prima Celli centra un difensore e sul tentativo di tap-in di Magli è ancora Bindi a miracoleggiare. Al 46’ il Fano invoca anche il rigore, per la scarpata al capo a Konate. Un errore di Setola regala infine ai ramarri il contropiede del 2-0, condotto in porto al 49’ da Magnaghi. Non cambia molto per fortuna in classifica per la formazione fanese, che adesso avrà modo di ricaricare le batterie in vista del primo appuntamento del 2019 in calendario sabato 19 gennaio alle 20:30 a Terni. Per allora si conta di avere all’arco la freccia Scardina, centravanti in uscita dalla Pro Piacenza che ha già sostenuto due allenamenti agli ordini di Epifani, oltre a qualche altro rinforzo da un mercato che aprirà i battenti il 3 gennaio.

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