UNA METAFORA DI NOI STESSI

“Treno” è il nuovo singolo dei MOV.

Già il titolo suggerisce il desiderio di rappresentare in questa traccia la velocità e le frenesia della vita e del sistema moderno; il continuo rincorrere qualcosa perdendosi in esso.

È la metafora di noi stessi, ciò che siamo.

Parte ironicamente con l’arrivo del treno alle 17.17 al binario 17 definendolo così, “sfigato”, un po’ come si sente oggi l’uomo in cerca di serenità.

La band lascia così libera interpretazione: l’inizio di una giornata monotona e ordinaria o l’inizio di una vita tale.

La traccia procede con una seconda parte, l’incontro nel vagone di un altro soggetto, l’unico in tutto il treno, che sta a rappresentare il subconscio, mal messo, male odorante e grigio, che viaggia da

sempre, ma mai arrivato.

“Poi si gira e sono io. Ho l’anima da recuperare” ad intendere la noncuranza di ciò che abbiamo dentro.

Un pezzo che con un ritmo punk rock country vuole dare una piccola scherzosa riflessione su cosa veramente cerchiamo mentre rincorriamo la routine e se mai un giorno questo treno deraglierà in preda a un burnout mentale del conducente.

“Attitude groovy and punchy”: sono queste le parole giuste per descrivere la musica dei MOV.

Nati nel 2019 come cover band, presto è emersa l’esigenza di scrivere musica originale: nel 2022 sono stati così composti, registrati e mixati undici brani inediti, sette in italiano e quattro in inglese.

Una band che, nonostante abbia appena iniziato il suo percorso, ha già raccolto esperienze internazionali a conferma che la musica non conosce limiti linguistici e geografici.

Lo stile punk rock continua a vivere anche nelle nuove generazioni di artisti che non vogliono omologarsi all’interno delle solite etichette musicali che guidano le classifiche e la maggior parte delle programmazioni radiofoniche.

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