3-1 DI FINE RITIRO ALLA JESINA E LANCIO DELLA CAMPAGNA ABBONAMENTI PER L’ALMA

ALMA JUVENTUS FANO-JESINA 3-1

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Mariani (1’st Bizzini); Bonacchi (25’st Ravanelli), Mistura (19’st Brocca), Mancini (23’st Tomassini); Serges (1’st Bamba), Zanni (9’st Malshi), Nappo, Capezzani (1’st Niang), Severini; Broso (14’st Pattaro), Pensalfini (9’st Roberti). All.: Mosconi.

JESINA (4-3-3): Minerva (1’st Pistola); Martedì, Campana (38’st Koulibalj), Orlietti (25’st Mazzarini), Cameruccio (38’st Garofoli); Deolmetta (18’st Guerri), Borgese, Fermani (9’st Giovannini); Jachetta (9’st Trudo), Iori (38’st Re), Monachesi (14’st Cavarella). All.: Strappini.

RETI: 4’pt Broso (A), 5’st Pensalfini (A), 19’st Trudo (J), 24’st Bamba (A).

L’Alma chiude il periodo di ritiro aggiudicandosi per 3-1 e con autorevolezza l’allenamento congiunto con la Jesina, che esce comunque a testa alta dal Mancini considerata la categoria di differenza. Pure stavolta mister Mosconi è privo di due pedine chiave, quali sono Schiaroli e Padovani. Dietro conferma pertanto per Mistura, ex al pari del cavallo di ritorno leoncello Trudo, mentre davanti il tecnico granata si inventa Pensalfini seconda punta. Broso è ispirato e lo si capisce già al 3’ con l’illuminante tocco in profondità per Capezzani, sul cui filtrante Pensalfini è anticipato d’un soffio. Un minuto dopo lo stesso centravanti rompe gli indugi, bucando con una precisa rasoiata Minerva dopo una rubata sulla trequarti. Al 17’ gran giocata di Jachetta, che si guadagna una punizione banalizzata da Iori. Al 20’ altro brivido per gli ospiti sull’incerta uscita di Minerva sul piazzato di Severini, ma Serges, che forse non se l’aspettava, non trova la porta. Lo stesso Serges al 22’ vanifica con un fallo l’invitante cross di Broso, ispirato da Capezzani. Al 27’ doppio spavento anche per i fanesi, su situazioni da fermo calciate da Jachetta. Al 34’ scambio Broso-Pensalfini-Broso, con quest’ultimo murato da Minerva. Al 41’ Zanni disinnesca l’ennesimo spunto di Jachetta, quindi, al 43’, nessun giocatore dell’Alma riesce a ribadire in rete sulla respinta di Minerva sollecitato dalla punizione di Severini. Al 5’ della ripresa il 2-0, con Pensalfini rapace in pressione in area jesina. Al 13’ Nappo illumina per Bamba, che spreca a lato. Al 15’ tiro-cross di Severini: Pistola smanaccia in corner. Al 19’ soluzione analoga sul fronte opposto, col lob di Trudo che però sorprende Bizzini. A ristabilire le distanze ci pensa Bamba, al 24’ con un altro break. Pattaro sfiora poi il 4-1 in tre occasioni, maledicendo pure il palo oltre alla sua mira. E ci scappa anche un miracolo di Pistola, sull’incornata di Ravanelli. Domenica prossima si comincerà a fare più sul serio con la Coppa Italia di categoria, sempre al “Mancini” contro la neopromossa Vigor Senigallia. Orario da definire, con la società del presidente Russo che ha chiesto posticipo dalle 16 alle 18 per venire incontro alle esigenze dei propri tifosi. Partita intanto la campagna abbonamenti, accompagnata dallo slogan “Vola oltre i sogni” ed in attesa del completamento della rosa con un ulteriore affidabile portiere under ed una valida punta over con caratteristiche diverse da Broso e Padovani. Offerto un pacchetto che comprende 16 gare interne, mentre una è la cosiddetta “giornata granata” in occasione della quale tutti pagheranno per accedere allo stadio in qualsiasi settore. I prezzi appaiono piuttosto popolari ed in ribasso rispetto ad un anno fa, anche in virtù del fatto che chi era abbonato la scorsa stagione beneficerà di un significativo sconto. Entrando nel dettaglio della proposta, la tessera annuale costerà, piena, 100 euro in curva, 160 in tribuna laterale e 220 in tribuna centrale. Per i fedelissimi della precedente annata, come anche per chi fa parte della categoria “ridotti”, ovvero over 65, under 18 e donne, scenderà a 70 euro per la curva, 120 per la tribuna laterale e 160 per la tribuna centrale. L’ingresso per un singolo match, invece, verrà 10 euro in curva, 16 in tribuna laterale e 22 in tribuna centrale, più i diritti di prevendita.