A VICENZA L’ALMA FA BELLA FIGURA PER UN’ORA MA POI PERDE ANCORA

LANEROSSI VICENZA-ALMA JUVENTUS FANO 2-1

LANEROSSI VICENZA (4-3-1-2): Grandi; Bruscagin, Pasini, Cappelletti, Barlocco; Rigoni (30’st Zonta), Pontisso (1’st Vandeputte), Cinelli; Giacomelli (40’st Zarpellon); Guerra (30’st Arma), Saraniti (30’st Marotta). A disp.: Albertazzi, Bianchi, Padella, Bizzotto, Liviero, Emmanuello, Scoppa. All.: Di Carlo.

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Viscovo; Diop (44’st Barbuti), Di Sabatino, Gatti, Tofanari; Said (30’st Marino), Carpani (44’st Kanis), Parlati; Paolini; Gjuci (11’st Di Francesco), Baldini. A disp.: Fasolino, Massardi, Boccioletti, Giorgini, Sapone, Venditti, Sarli, Beduschi. All.: Fontana.

ARBITRO: Garofalo di Torre del Greco.

RETI: 8’pt Said (A), 14’st Saraniti (V), 31’st Marotta (V).

NOTE: ammoniti Tofanari, Giacomelli; angoli 4-0; recupero 0’+3’; spettatori 8400 circa, di cui una quarantina ospiti.

Regge un’ora l’Alma nella tana della capolista Vicenza, che riesce a prendere il sopravvento dopo aver sofferto i granata. Sino a quel momento non si era vista la differenza di classifica, fatta pesare dai vicentini quando attingendo dalle sue preziose risorse il tecnico biancorosso Di Carlo ha trovato il modo di ribaltare la situazione col Fano abbassatosi un po’ troppo. Arriva pertanto la settima sconfitta di fila, che lascia i granata in fondo alla graduatoria rischiando di far saltare la panchina di mister Fontana a dispetto della buona prestazione offerta dei suoi. Quest’ultimo, privo dello squalificato Ricciardi e dei lungodegenti De Vito e Tassi, sorprende nelle scelte iniziali con diverse mosse quantomeno coraggiose (ed il riferimento non è al passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 bensì alla presenza o posizione dei vari Diop, Tofanari e Gjuci). Altrettanto inaspettatamente è però proprio l’Alma a sbloccarla all’8’: sgroppata sulla sinistra di Baldini e palla indirizzata verso il secondo palo, dove Gjuci manca l’aggancio e Said seguendo l’azione alle spalle di tutti la deposita nella porta sguarnita. La reazione dei padroni di casa appare nell’immediato piuttosto confusa, limitandosi a qualche estemporanea e poco convinta giocata individuale. Succede così che la seconda situazione più interessante la crei di nuovo Baldini al 18’, sul cui cross Paolini di testa manca di un soffio la porta. Il copione non muta, invitando i granata a crederci. Tant’è che al 33’ lo stesso Baldini, seppur con visuale ridotta del bersaglio, tenta la soluzione personale costringendo alla parata in tuffo Grandi. I granata sono bravi a restare corti ed alti mettendo quasi sistematicamente in fuorigioco i vicentini, pizzicati in off side ben dieci volte nel primo tempo. Dagli spogliatoi la Lanerossi esce per la ripresa con Vandeputte per Pontisso, ma anche con un altro spirito. Al 4’ occasionissima per Giacomelli, sul quale è determinante l’opposizione di Said. La pressione si fa più insistente, sfociando nel pari al 14’ sugli sviluppi di una punizione prima conquistata e poi battuta dal talentuoso Vandeputte. Sul suo spiovente è Saraniti a svettare, trafiggendo Viscovo con un efficace terzo tempo cestistico. La squadra di Fontana adesso deve stringere i denti per frenare l’irruenza del Vicenza, smanioso di andare a vincerla. Di Francesco, inserito sullo 0-1 dal proprio allenatore, avrebbe comunque la possibilità in ripartenza per riportare i suoi in vantaggio: la difesa vicentina si salva in extremis. Alla mezzora Di Carlo cambia due carte là davanti, pescando l’asso Marotta. Già al 31’ infatti il numero 18 lo premia, ribadendo in rete, con un pizzico di fortuna, la sfera non contenuta da Viscovo sul cross teso di Giacomelli.

Potrebbero interessarti anche...