SOUL TO SOUL, UN LIBRO SCRITTO CON IL CUORE. E L’ANIMA.

Il nuovo libro di Alberto Castelli, giornalista, conduttore radiofonico e critico musicale, è Soul To Soul-Storie di Musica Vera – pubblicato da Chinaski editore.

Quando ancora la figura dello “story-teller” era tutta da inventare Alberto Castelli già c’era.

Ci raccontava le storie legate alla musica, soprattutto black, via etere e sulla carta stampata. Indimenticabili le nottate trascorse ad ascoltarlo a RAI Stereonotte negli anni ’80 oppure a leggerlo nelle pagine di Rockstar, Il Mucchio Selvaggio, XL di Repubblica, Superfly e molte altre riviste musicali che, al tempo, erano l’unica fonte d’informazione.

Poi ancora tante storie raccontate nei suoi libri: Soul People – Ritratti della Musica Nera (2004 Arcana) Africa Unite-Il Sogno di Bob Marley (2005 Arcana) scritto insieme a M. Carla Gullotta e Otis Redding-La Musica è Viva (2016 Vololibero) che è uno dei dieci volumetti della colonna da lui stesso diretta Soul Books.

Soul To Soul era atteso da tempo. Alberto Castelli ci aveva confidato del lavoro che aveva in cantiere e che all’inizio doveva essere una sorta di Soul People volume 2. Invece Soul To Soul è molto di più. Soul To Soul è un viaggio, bellissimo, che tocca tutte le grandi città del soul: Memphis (memorabili le trasmissioni di Radio RAI dedicate a questa città da Castelli in File Urbani) Philadelphia, New York ma anche Londra e Kingston (Castelli è uno dei più grandi cultori di musica Reggae in Italia).  

In Soul To Soul c’è tutto quello che avreste voluto conoscere della black music ma non avete mai osato chiedere. Il viaggio, oltre che nello spazio, quello nei luoghi del soul, è anche nel tempo.

C’è il tempo del Rhythm & Blues (termine coniato per la prima volta da Jerry Wexler di Atlantic Records) degli anni ’60. C’è la storia del “Northern Soul” ballato al Wigan Casino, della Motown di Berry Gordy Jr. e del “Sound of Young America”. C’è anche il tempo del funk degli anni ’70. Non poteva mancare il tempo del reggae e di Bob Marley, dello ska degli anni ’80 (in Castelli batte forte un cuore “Mod”) fino ad arrivare al tempo degli eroi black dei giorni attuali. Su tutti Prince e Michael Jackson ma anche alcune dive del soul come Anita Baker e Minnie Riperton.

Castelli, infine, non poteva dimenticare di raccontarci l’incontro, davvero storico, tra Bob Marley e Muhammad Ali al Theresa Hotel di Harlem nel 1974. 

Possiamo ritenere Soul To Soul un saggio ma anche un manuale di consultazione, un romanzo, un libro di storia, scritto con il cuore e l’anima, come da sempre ci ha abituati Alberto Castelli. 

Però la definizione migliore di Soul To Soul la fornisce lui stesso:

<< Quello che (spero) leggerete non è un saggio sulla black music degli ultimi quarant’anni. Non è un libro che ricostruisce fedelmente la storia del soul, la vicenda del funk, o quelle del reggae e del rap. Non è nemmeno un saggio scritto con la precisone dello storico, o il freddo e necessario distacco del critico. In esso troverete una serie di ritratti dedicati ad artisti che hanno trasmesso e diffuso “il potere segreto della musica”. Persone che hanno sofferto, che hanno vissuto cercando di combattere i demoni con le canzoni e con il talento >>. 

Last But Not Least: Soul To Soul è contrassegnato come “volume 1” e questo ci fa davvero ben sperare.  

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