Il Gubbio ancora bestia nera dell’Alma
ALMA JUVENTUS FANO-GUBBIO 0-1
ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Thiam; Sosa, Gattari, Magli; Pellegrini (27’st Troianiello), Eklu (27’st Melandri), Lazzari (1’st Danza), Schiavini, Fautario (15’st Varano); Germinale, Fioretti (1’st Rolfini). A disp.: Nobile, Soprano, Gasperi, Lanini, King, Maddaloni, Masetti. All.: Brevi.
GUBBIO (3-5-2): Volpe; Dierna, Burzigotti, Piccinni; Kalombo, Valagussa (20’st Giacomarro), Ricci, Malaccari, Pedrelli (32’st Lo Porto); Jallow (8’st Ciccone), Marchi. A disp.: Battaiola, Paolelli, Bazzoffia, Fontanesi, Cazzola, Bergamini, Sampietro, Manari, Libertazzi. All.: Sandreani.
ARBITRO: Dionisi di L’Aquila.
RETI: 6’pt Kalombo (G).
NOTE: ammoniti Kalombo, Sosa, Schiavini, Fioretti, Pedrelli, Rolfini, Ciccone; angoli 2-3; recupero 3’+5’; spettatori 1200 circa di cui una settantina ospiti.
Il Gubbio resta tabù per l’Alma, che si arrende ai rossoblu in un delicatissimo scontro salvezza punito per ironia della sorte dal fanese Kalombo proprio come all’andata. Mister Brevi deve ancora fare a meno di Filippini, in compenso rispetto al successo prepasquale sull’Albinoleffe riabbraccia Magli di rientro dalla squalifica e lo schiera nel terzetto arretrato in sostituzione del pur affidabile baby Soprano. E’ l’unica novità nello scacchiere granata, mentre il nuovo allenatore eugubino Sandreani è orfano per infortunio del talentuoso Casiraghi e riavendo a disposizione Dierna e Marchi li schiera entrambi. Per scelta tecnica dentro invece Kalombo, uno dei due fanesi nella formazione ospite assieme a Cazzola. Oltre alla paura di perdere, ci si mette la pioggia insistente a rappresentare un fattore in campo. Per il Fano poi la gara prende subito una brutta piega, dopo che proprio Kalombo già al 6’ porta in vantaggio i suoi con una gran staffilata sul cross di Pedrelli spizzato da Jallow. Nella circostanza è inspiegabile la libertà concessa all’esterno di origine congolese, che si ritrova solitario a destra alle spalle di una difesa raccolta nel cuore dell’area. Il match si fa maschio, con interventi ruvidi su ambedue le sponde ed accesi capannelli che spesso si creano attorno al giocatore a terra. L’Alma reagisce più di nervi che di altro, così si va avanti in maniera piuttosto convulsa e caotica. Si giunge senza ulteriori sussulti sino all’intervallo, dal quale si ritorna con Rolfini per Fioretti e Danza per l’acciaccato Lazzari. Sono loro due i protagonisti dell’azione che al 1’ della ripresa fa correre un brivido lungo la schiena all’incerto Volpe, che Rolfini non riesce ad infilare sulla punizione di Danza. Al 14’ materiale da moviola sul contatto tra Dierna e Rolfini, con quest’ultimo sanzionato però col giallo per simulazione. Il Gubbio dà un’altra mandata al portone blindato, chiudendo ogni spazio ai granata. Brevi prova allora a riversare tutto il suo arsenale offensivo, varando un 4-2-4 con l’inserimento di Melandri e Troianiello. Al 31’ tenta la soluzione al volo da fuori Schiavini, provvidenzialmente deviata in angolo da un difensore. Al 34’ Volpe salva invece il risultato su Melandri, opponendosi di piede. Lo emula al 43’ Thiam, reattivo all’altro capo del rettangolo verde su Ciccone. Volpe si supera però al 47’, con una doppia parata su Rolfini e Varano che sigilla l’impresa corsara. In graduatoria generale Alma di nuovo in fondo assieme al Vicenza, stoppato 1-1 al “Menti” dalla Fermana. La salvezza diretta è ad una lunghezza, dove sta quel Santarcangelo che ha tuttavia disputato un incontro in più dei granata. A +4 dal Fano ci sono invece eugubini e Teramo, anch’esse con una partita in più a referto. E domenica si va a Bolzano per affrontare la rivelazione Sudtirol, con fischio d’avvio alle ore 14:30.