Provincia, prorogati alcuni adempimenti per aziende in possesso di Autorizzazione unica ambientale o Autorizzazione all’emissione in atmosfera
In seguito ai provvedimenti del Governo per emergenza Covid, che hanno limitato attività produttive e circolazione di mezzi e persone, per molte aziende è stato impossibile fare campionamenti e analisi di laboratorio
La Provincia di Pesaro e Urbino, con determina del dirigente del Servizio Ambiente Andrea Pacchiarotti, ha prorogato alcune scadenze di adempimenti che devono essere svolti dalle aziende in possesso di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) o di Autorizzazione all’emissione in atmosfera. Nello specifico, è stato spostato al 31 ottobre 2020 il termine per fare i campionamenti analitici e le relative analisi di laboratorio sui campioni prelevati, mentre è stato spostato al 31 dicembre 2020 il termine per inviare i rapporti di prova (nei casi espressamente previsti dall’autorizzazione) e le relazioni tecniche, tra cui il “Piano di gestione dei Solventi”, la “Tabella riassuntiva dei dati del monitoraggio in continuo” ed altre.
“Le limitazioni allo svolgimento di attività produttive, industriali e commerciali e alla circolazione di mezzi e persone poste dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid 19 – evidenzia Andrea Pacchiarotti – hanno comportato, in particolare nei mesi di marzo e aprile e fino al 17 maggio, l’estrema difficoltà, se non l’impossibilità, per tecnici e professionisti di effettuare, presso gli stabilimenti produttivi, le misure ed i prelievi previsti. Abbiamo dunque deciso di prorogare i termini per tutte le aziende che si sono trovate, o che si troveranno, nell’impossibilità di rispettare gli adempimenti previsti tra il 23 febbraio ed il 31 luglio dall’Autorizzazione Unica Ambientale e dalle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera”. Le proroghe sono “immediatamente efficaci” e “non è necessaria alcuna richiesta espressa per beneficiare del differimento dei termini”. Sarà facoltà dei gestori, dove possibile, rispettare le periodicità e le scadenze fissate dalle autorizzazioni di riferimento. “I gestori sono invece obbligati a rispettare tutte le rimanenti prescrizioni tecniche previste dalle autorizzazioni di riferimento – spiega ancora il dirigente del Servizio Ambiente -, compresi il rispetto dei limiti, delle modalità di contenimento degli impatti sulle matrici ambientali e delle modalità di conduzione degli impianti”.