Con lo sguardo di Michi
Michi ha venti anni; frequenta il Liceo Artistico “Apolloni” di Fano, classe V A sezione di arti figurative. È un ragazzo gioioso, affettuoso, molto simpatico. Adora il disegno: è il suo modo di farsi conoscere dalle persone che lo circondano, di mettere a nudo se stesso, di svelare, di condividere il suo lato più intimo. Attraverso i suoi disegni, Michi mostra il suo sguardo, del tutto personale ed originale: è quello il canale che preferisce per leggere ed interpretare ciò che lo circonda. Il suo è davvero un occhio molto speciale.
“Quest’occhio vede tutto quello che c’è davanti a me… tutto… non so perché. Ma va bene così.” – Michi
Lo scorso anno Michi ha esposto i suoi disegni presso la Memo; erano ritratti di docenti della scuola e dei suoi compagni di classe. L’idea di portare i suoi disegni in mostra era nata proprio dal desiderio di far vedere a tutti ciò che vedono i suoi occhi: una storia di affetto e condivisione con i suoi compagni, con i professori, con il mondo in cui vive il suo quotidiano. Il suo è un esempio di come i ragazzi speciali, che hanno diverse abilità, siano una fondamentale e preziosa risorsa nelle scuole, nelle classi, tra i loro coetanei. Il loro modo di essere e di guardare il mondo è genuino, sincero, originale, incentrato sui dettagli, scevro da tutte le inibizioni che la società standardizzante impone, in particolar modo ai più giovani. Questo loro contributo è di grandissimo aiuto e di stimolo per i ragazzi e rende la scuola in generale e questa scuola in particolare un posto ricco di “colori”, di scambi, nel quale le differenze, tutte le differenze, diventano un valore, un aiuto per diventare adulti, non un limite. Quest’anno Michele ha frequentato un percorso di alternanza scuola-lavoro presso la Mediateca Montanari; durante la sua permanenza ha conosciuto gli spazi, gli operatori, gli utenti abituali e li ha studiati ed osservati con attenzione, ha interagito con loro con l’educazione, la simpatia e la cordialità che lo rendono così unico.
Il suo occhio, la sua originale capacità interpretativa ed il suo talento sono usciti dalle pareti della scuola, si sono immersi nel mondo. Questa mostra raccoglie alcuni dei ritratti che ha eseguito per dar voce ai suoi occhi. Ogni disegno è il racconto di come lui ha imparato ad osservare anche le persone che non conosce, fin nei minimi dettagli, è il risultato di un percorso di maturazione e di crescita, la trasposizione su carta dell’incontro della sua intimità con quella degli altri. È facile osservare come la sua cifra, il suo stile così originale e particolare rendano le sue figure e i suoi colori riconoscibili tra tanti. Questa caratteristica mette perfettamente in luce la mission più importante che questa scuola si propone per tutti i suoi studenti: insegnare loro a cercare dentro sé il linguaggio, il modo soggettivo e personale di far parlare le loro opere, il fil rouge che le collega tutte. Michi fa già tutto questo: il suo tratto, così come il suo pensiero, sono liberi, originali, senza schemi predefiniti né sovrastrutture.