L’AREZZO SBANCA IL MANCINI: E’ BUIO PESTO PER L’ALMA

ALMA JUVENTUS FANO-AREZZO 0-1

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Viscovo; Rodio (43’st Montero), Brero, Cargnelutti, Monti; Marino (32’st Scimia), Amadio, Carpani; Gentile (12’st Nepi); Ferrara (12’st Flores), Barbuti. A disp.: Meli, Cason, Sarli, Urso, Mainardi, Martella, Bruno, Busini. All.: Destro.

AREZZO (4-3-3): Sala; Luciani (34’st Maggioni), Sbraga, Cherubin, Pinna; Arini, Di Paolantonio, Serrotti (18’pt Benucci); Cutolo (17’st Zitelli), Perez (34’st Carletti), Piu. A disp.: Melgrati, Cerci, Stampete, Di Grazia, Sussi, Ventola, Kodr, Iacoponi. All.: Stellone.

ARBITRO: Rutella di Enna.

RETI: 16’pt Cutolo su rigore (AR).

NOTE: ammoniti Cargnelutti, Barbuti, Luciani, Amadio, Pinna, Brero; angoli 2-6; recupero 2’+5’.

Adesso è davvero crisi nera per l’Alma, battuta tra le mura amiche anche dall’Arezzo dopo la tremenda batosta di domenica a Legnago. Le sconfitte contro due inseguitrici non solo ridimensionano sensibilmente le speranze di salvezza diretta dei granata, ma fanno temere che possano essere risucchiati nella lotta per l’ultimo posto che tra sette giornate sancirà la retrocessione in D senza nemmeno passare per la roulette dei playout. Di sicuro sul rendimento della squadra di Destro (anch’egli sul banco degli imputati per le più recenti scelte, però a quanto pare non a rischio esonero) sta incidendo negativamente pure il peso di questo tour de force, scandito per il momento dalla disputa di ben sei gare in diciotto giorni. Il tecnico fanese si aspettava una risposta di carattere a tre di distanza dalla disfatta del Sandrini, facendo leva anche sul rientro di Amadio. Gli estromessi dall’undici iniziale sono Bruno, Cason e Scimia, le novità, oltre al regista romano, Cargnelutti e Marino. In panchina si riaffaccia Urso, che pareva destinato alla tribuna. Sugli spalti assieme al lungodegente Valeau si accomoda invece Paolini, acciaccato. Diverse le defezioni amaranto, Stellone ha però una rosa profonda. L’avvio dei padroni di casa non promette alcunché di buono, anche se gli va di lusso al 5’ sul passaggio in orizzontale di Amadio agli avversari al limite della propria area. Al primo tiro di Piu si oppone Brero, poi è il palo a dire no a Cutolo. E’ il prologo all’1-0 dello stesso Cutolo, glaciale al 15’ nel trasformare il rigore concesso per un tocco con un braccio di Cargnelutti sull’innocuo spiovente di Arini. La reazione tarda ad arrivare, materializzandosi al 42’ con l’occasionissima sciupata con un tocco largo di Ferrara su assist di Barbuti. Prima dell’intervallo c’è comunque tempo per un altro brivido per l’Alma, sulla rovesciata di Perez appena alta sullo spunto di Arini. Riordinate le idee nello spogliatoio i granata provano subito a spingere sull’acceleratore, imprecando al 7’ per la traversa timbrata da Barbuti su invito di Carpani e mancando con un Gentile il tap-in vincente. L’Arezzo non si lascia intimorire, sfiorando il raddoppio al 9’ con l’incornata di Pinna sul corner di Cutolo. Quindi è di nuovo Fano all’assalto, con Carpani che al 18’ calcia a lato di un soffio in coda ad una insistita giocata di Rodio ed al 20’ angola un po’ troppo il diagonale. Il capitano suona la carica, minacciando la porta di Sala al 24’ con un fendente da fuori ed al 28’ impattando sporco di testa. Sono le ultime vere fiammate dei fanesi, se si fa eccezione per una furibonda mischia al 47’ culminata con uno scarabocchio di Barbuti. E da domani bisognerà immediatamente voltare pagina, dato che domenica si andrà a far visita alla Virtus Verona.

Potrebbero interessarti anche...