L’ALMA SI FA RIPRENDERE ANCHE NEL DERBY CON LA VIS NEL GIORNO DEL DEBUTTO DI MISTER TACCHINARDI
pALMA JUVENTUS FANO-VIS PESARO 1-1
ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Viscovo; Cargnelutti, Cason, Bruno; Rodio, Carpani, Amadio, Gentile, Paolini; Ferrara (38’st Marino, 43’st Scimia), Barbuti. A disp.: Meli, Valeau, Flores, Montero, Sarli, Urso, Monti, Mainardi, Nepi, Brero. All.: Tacchinardi.
VIS PESARO (3-5-2): Bertinato; Di Sabatino, Ferrani, Brignani; Carissoni, D’Eramo (19’st Tessiore), Gelonese, Ejjaki, Giraudo (14’st Nava); Cannavò (14’st Marchi), Gucci (48’st Lazzari). A disp.: Ndiaye, Bastianello, Germinale, Pannitteri, De Feo, Di Paola. All.: Di Donato.
ARBITRO: D’Ascanio di Ancona.
RETI: 30’pt Ferrara (A), 42’ Gucci (V).
NOTE: ammoniti Gentile, Ferrani, Mainardi, Bruno, Brignani, Gucci, Marchi, Nava, Scimia; angoli 5-0; recupero 1’+5’.
Il derby numero 102 tra Alma e Vis va agli annali col risultato più ricorrente della serie, ovvero un 1-1. Il pareggio in un “Mancini” desolatamente deserto per le restrizioni anti-Covid, il trentesimo in campionato e quarantunesimo complessivo, fa più contenti i pesaresi nel giorno dell’atteso debutto alla guida dei fanesi di Tacchinardi. Il verdetto del campo, sostanzialmente giusto, avvicina infatti ulteriormente la squadra di Di Donato al traguardo salvezza mantenendo un abbastanza rassicurante +6 dai cugini con anche il saldo attivo negli scontri diretti. Per il Fano, ancora incapace di mantenere il gol di vantaggio ed a secco di vittorie nelle ultime otto giornate, questo nulla di fatto significa invece speranze pressoché azzerate di uscire dalla zona playout ed un finale di stagione da sfruttare al massimo per guadagnare il miglior piazzamento possibile nella griglia degli spareggi. Il neo timoniere granata Tacchinardi, con la rosa al completo, sposa lo stesso modulo di Destro e avvicenda quattro elementi rispetto al terzo ko di fila rimediato a Verona. Dentro stavolta figurano Cargnelutti, Gentile, Paolini e Ferrara, mentre gli esclusi sono Brero, Marino, Monti e Nepi. Sulla sponda biancorossa, dopo lo 0-2 col Padova, le assenze di Gennari, Benedetti, Tassi e Stramaccioni ed un Di Paola malconcio inducono Di Donato ad inserire Di Sabatino, Ejjaki, Giraudo e Cannavò ed a far accomodare in panchina Tessiore e Marchi. I toni agonistici sono subito alti, a scapito del gioco. I vissini sembrano però trovarsi più a loro agio, palesando una maggiore lucidità nelle giocate. Occorre comunque aspettare il 21’ per il primo pericolo per Viscovo, che respinge la sassata da fuori di Ejjaki e poi osserva sfilare a lato il tentativo dal limite di Giraudo. Nulla sembra presagire all’1-0 dell’Alma, che al 30’ la sblocca grazie ad un improvviso break di Carpani. Il capitano elude Giraudo e lancia in profondità Ferrara, freddo nel trafiggere Bertinato scattando sul filo del fuorigioco. La rete stappa la sfida esaltando i granata, vicini al raddoppio al 40’ con la punizione affilata di Amadio contenuta con qualche affanno da Bertinato ed il successivo fendente di Paolini sporcato in angolo in mischia. Nel momento migliore dei padroni di casa, gli ospiti impattano. Lo fanno con l’ex di turno Gucci, di testa al 42’ incuneandosi tra Rodio e Cargnelutti sul cross col contagiri di D’Eramo. Nella ripresa i fanesi provano a riportarsi avanti, ma l’unico vero sussulto è al 44’ sull’insidioso spiovente di Cargnelutti che Di Sabatino disinnesca immolandosi su Barbuti. Da segnalare anche l’infortunio al ginocchio occorso a Marino, entrato al 38’ del secondo tempo per Ferrara e uscito già al 43’ per le conseguenze di un fallo da tergo. In sostanza l’unico vero cambio effettuato da Tacchinardi resta quello di un attaccante per un centrocampista, che fa storcere il naso ai propri tifosi vedendo nella sua scelta un braccino corto. Sta di fatto che, a cinque gare dal termine della regular season compresa la trasferta di sabato prossimo a Salò, la classifica diche Fano terzultimo a 28 punti a -6 dall’attuale quota salvezza e +7 dal fanalino di coda Ravenna (che deve però recuperare due incontri).