Il Centro Ricerche Floristiche Marche “Brilli – Cattarini” si arricchisce della collezione “Pierantoni – Simoncelli”
E’ stata donata dai parenti dei due coniugi scomparsi lo scorso anno: libri in materia floristica in lingua italiana, inglese e giapponese, saggi, disegni, stampe e riviste specializzate
Il Centro Ricerche Floristiche Marche “Aldo Joseph Bernard Brilli – Cattarini”, di proprietà della Provincia di Pesaro e Urbino, si arricchisce di un’interessante collezione di testi, saggi, libri di botanica in lingua italiana, inglese e giapponese, riviste scientifiche e divulgative, disegni e stampe a sfondo vegetale. La collezione, appartenuta ai coniugi Adriano Pierantoni e Raffaella Simoncelli, deceduti lo scorso anno, è stata donata dal nipote Luca Garbugli e da Paola Simoncelli, sorella di Raffaella, ricevuti questa mattina nella sede del Centro ‘Brilli – Cattarini’ (in via Bersanti 18 a Pesaro) dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini, dal dirigente del Servizio Ambiente Andrea Pacchiarotti e dal direttore del Centro Leonardo Gubellini.
Il presidente Giuseppe Paolini, nell’esprimere ai parenti dei coniugi scomparsi la sua gratitudine per la sensibilità dimostrata, ha evidenziato come la documentazione rappresenti “non solo un gradito dono al nostro ente, ma anche una concreta possibilità di arricchimento di cui tutta la comunità potrà beneficiare. La collezione sarà di interesse e aiuto sia per i cultori di botanica che per gli appassionati di arte e disegno scientifico”.
“Dopo la morte dei miei zii, entrando nell’appartamento per liberarlo – ha spiegato Luca Garbugli -, abbiamo scoperto questo materiale perfettamente conservato e abbiamo pensato di donarlo al Centro affinché il loro lavoro e la loro passione non vadano dispersi e possano essere valorizzati e ricordati. Ringrazio il direttore Gubellini per la disponibilità e per averci fatto conoscere meglio quest’importante struttura”.
“Mia sorella Raffaella era un’appassionata – ha detto Paola Simoncelli -, tra i materiali abbiamo trovato anche sue traduzioni di libri di botanica. Ha anche realizzato disegni e colorazioni di riproduzioni di piante e fiori. Mi fa molto piacere che questo materiale possa essere ora a disposizione di tutti”.
E’ poi seguita una visita al Centro, fondato nel 1949 dal professor Brilli – Cattarini e da lui donato nel 1975 alla Provincia. La struttura custodisce il più importante erbario delle Marche (circa 300mila campioni provenienti da tutta Italia, tra cui due specie rare, nuove per la scienza, descritte per la prima volta da AJ.B. Brilli-Cattarini e Leonardo Gubellini), l’orto botanico dove sono coltivate specie rare ed estinte nella regione ed una biblioteca specializzata con circa 11mila titoli.