MARCHE PALCOSCENICO APERTO. FESTIVAL DEL TEATRO SENZA TEATRI: ULTIMO APPUNTAMENTO LUNEDÌ 31 MAGGIO CON SAXÖH! DI FILIPPO BRUNETTI
Si avvia alla conclusione Marche Palcoscenico Aperto. Festival del teatro senza teatri, promosso dalla Regione Marche / Assessorato alla Cultura con l’AMAT. L’ultimo lavoro in programma lunedì 31 maggio è Saxöh! di Filippo Brunetti, artista performer contemporaneo che si esprime attraverso spettacoli di clown, giocoleria e musica. Alle ore 18.30 avrà luogo l’anteprima in presenza a Brombulla (San Costanzo), in collaborazione con Centripeta (posti limitati info e prenotazioni al 3332701858), e alle ore 21.30 la proiezione del documentario sui canali Facebook e Youtube.
“Il documentario è il risultato finale del tour top secret – afferma Filippo Brunetti – in cui l’installazione artistica “abitata”, viene montata nei centri cittadini e nei non-luoghi. Le riprese video e il montaggio sono a cura di Marco Cini, l’intento del corto è di documentare questo momento storico complicato per colpa della pandemia che ha stravolto le abitudini sociali, dove il mondo della cultura ha subito una crisi indimenticabile, ancora non risolta, tutto è raccontato attraverso la musica, l’esperienza e le testimonianze di un artista che sta tentando di sopravvivere con la sua arte e di dimostrare che la creatività non si ferma neanche nei periodi più bui, grazie al frutto dell’improvvisazione. La forte mancanza di “andare in scena” di cui ho sofferto in questo periodo, insieme al mio istinto di sopravvivenza artistica, hanno scatenato in me l’urgenza di trovare una soluzione, ridando vita al mio lavoro e alla curiosità delle persone. Una serra da giardino a misura d’umanità, atterra nelle strade dei centri cittadini. SAX-ÖH! è il clown musicale che vive al suo interno, schermato dalla realtà e dal virus. Appare come un miraggio nel deserto dello spettacolo dal vivo, un faro che sprigiona musica aliena cosmica e parla con suoni comici navali: sirene d’allarme e di richiamo per incantesimi di divertimento e sorpresa. La mia ricerca artistica in tempo di pandemia si basa sull’improvvisazione musicale, teatrale e clownesca, per me da sempre chiave del processo creativo di ogni forma d’arte. Il tentativo è quello di rivisitare il classico clown musicale: il clown emerge spontaneo
lasciandosi ispirare dall’ambiente circostante, dalle emozioni del momento e dalle situazioni che si creano e si evolvono liberamente. Con il sassofono e con altri curiosi strumenti come un sintetizzatore e a volte strumenti autocostruiti, propongo una musica improvvisata non idiomatica, inaspettata e radicale, che non fa riferimento solo a temi o armonie, ma combina fra di loro comunicazione empatica, gioco libero, pratica istintiva, utilizzo consapevole sia delle tecniche musicali che di singolari scoperte, come la possibilità di suonare un annaffiatoio e qualsiasi altro oggetto di uso quotidiano, che diventano protagonisti di un viaggio fra suoni, rumori e gag comiche”.
Documentario visibile gratuitamente su https://www.facebook.com/filippoclowngiocoliere e https://www.youtube.com/channel/UC6OonssJLKJNlUYGOARk-rQ.