Nuove regole per bar e ristoranti: operatori tra entusiasmo ed incertezza
Da oggi scattano le nuove regole per i pubblici esercizi: fino alle 23, orario nel quale è ancora fissato il limite del coprifuoco, sarà di nuovo consentito il servizio al tavolo all’interno dei locali e, per i bar, anche la consumazione al banco.
“Finalmente siamo arrivati alla reale “riapertura” –commenta Stefano Mirisola vicepresidente Confesercenti Fano e operatore della ristorazione- dal momento che finora gli esercizi che non avevano adeguati spazi all’aperto –e parliamo di una grande fetta delle imprese del settore- erano di fatto impossibilitati a lavorare. C’è grande entusiasmo da parte della categoria e tutti, baristi e ristoratori, hanno voglia di ripartire. Restano ovviamente anche numerose difficoltà, prima fra tutte la mancanza di personale qualificato che fa la differenza per un locale e l’incertezza sull’immediato futuro: se è plausibile supporre che in estate i contagi si abbassino e la situazione migliori, non possiamo sapere ciò che succederà in autunno”.
Importante secondo Mirisola poter contare su incentivi concreti: “Sono stati adottati strumenti costosi per gli operatori che non hanno portato alcun ritorno economico: penso ad esempio alla lotteria degli scontrini che ha richiesto spese notevoli per l’adeguamento della cassa e del defiscalizzatore, con scarsi risultati. Sarebbe più utile, invece, detassare il lavoro, incentivando così nuove assunzioni, sia tra i più giovani, sia tra coloro che, avanti con gli anni, hanno perduto il proprio impiego durante i ripetuti lockdown. Sarebbero utili, inoltre, contributi non tanto a fondo perduto, ma piuttosto indirizzati all’acquisto di materie prime locali, ad esempio. Un modo per agevolare gli operatori di bar e ristoranti e nello stesso tempo sostenere i produttori del territorio. Auspichiamo che si possa contare su misure di questo tipo per accelerare un processo di ripartenza ancora lungo ed incerto, ma che tutti ora leggiamo in positivo e sul quale riponiamo la massima fiducia”