Premio Rotondi, il vincitore della sezione “Mondo” è l’avvocato dello Stato che ha lottato per riportare in Italia “l’Atleta di Fano” del Lisippo
Scelta lungimirante, quella della giuria del “Premio Rotondi ai salvatori dell’arte”. Nella sezione “Mondo” è stato infatti premiato l’avvocato dello Stato Maurizio Fiorilli, che ha riportato in Italia tanti capolavori, soprattutto archeologici, saccheggiati in anni recenti e che, fino al pensionamento avvenuto lo scorso anno, si è battuto per il rientro della statua “L’Atleta Vittorioso” dello scultore greco Lisippo, attualmente presso il Getty Museum di Los Angeles. All’indomani del nuovo ordine di confisca da parte del Tribunale di Pesaro, è stata espressa soddisfazione dalla presidente della giuria Giovanna Rotondi Terminiello, dal coordinatore Salvatore Giannella ma soprattutto dal premiato di questa edizione, che negli anni si è meritato l’appellativo di “flagello dei predatori di tombe”. “Questa pronuncia del Tribunale di Pesaro – ha sottolineato infatti Maurizio Fiorilli – conferma le precedenti sentenze e dimostra l’alta professionalità e sensibilità dei magistrati. Come avvocato dello Stato ho seguito tutto il processo, che presenta una grossa complessità sul piano giuridico. Auspico che questo prezioso reperto ritorni a Fano perché l’intendimento dell’Avvocatura dello Stato è sempre stato quello della ricontestualizzazione. Tanto è vero che a suo tempo il Comune di Fano aveva previsto di dedicare, all’interno del Museo Archeologico, una sala proprio al Lisippo”. La cerimonia di premiazione dei vincitori di questa XXI edizione del “Premio Rotondi” è stata aperta dal sindaco di Sassocorvaro Daniele Grossi, che nel ringraziare le numerose autorità presenti ha indicato come obiettivo quello di “concepire le giornate del premio come un festival delle arti, dove la Rocca di Sassocorvaro e tutto il Montefeltro possano essere contenitori di eventi per promuovere l’arte a 360 gradi”. Significativi i vari momenti della premiazione e gli interventi dei vincitori. Per la sezione “Europa” il premio è andato ai Caschi Blu della Cultura, per la sezione “Italia” ai funzionari tecnico – scientifici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (ritirato dai funzionari Gaspare Baggieri e Rossana Vitiello), il “Premio speciale per le Marche” è stato assegnato all’antiquario Giancarlo Ciaroni e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, il “Premio speciale Mecenatismo” a Roberto Malini, il “Premio speciale comunicazione” è andato a Franco di Sarro, il “Premio speciale protezione civile” all’architetto Antonia Pasqua Recchia, il premio “L’arte che salva l’umanità” (nuova sezione che vede l’arte non solo come “salvata” ma anche come “salvatrice”) a Nik Spatari e Hiske Maas, ma anche un “Tributo alla memoria” alla restauratrice Donatella Zari. E’ seguita l’inaugurazione della mostra “Guerra e pace: il ritorno di capolavori da Bergamo, Roma e Urbino”.