La Fondazione Carifano acquista sei mattonelle della Chiesa di Santa Maria del Riposo
Grazie alla sensibilità culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e del Comune di Fano sono rientrate “in patria” sei mattonelle del pavimento posto anticamente nella chiesetta di S. Maria del Riposo dai fanesi detta “dei Piattelletti” che un tempo esisteva in fondo a Via Tomani.
Lo scorso mese di aprile, infatti, sono state acquistate dalla Fondazione fanese presso la nota Galleria antiquaria Altomani&sons [Pesaro-Milano] che nel 2001 le aveva intercettate attraverso il titolare Giancarlo Ciaroni sul mercato antiquariale internazionale. Esse rappresentano un capolavoro della maiolica rinascimentale italiana e facevano parte di un tappetto maiolicato di ben milleseicento mattonelle che, pur quadrate, per il loro decoro circolare sembrano assomigliare ad un piattello. Furono posizionate intorno al 1500 al tempo di Cesare Borgia per l’occasione del matrimonio di Ludovico de’ Gabrielli di Fano con Margherita Samperoli di Pesaro, realizzate da un bottega ceramica pesarese forse con l’aiuto di vasari fanesi. Le mattonelle rappresentano un interessante spaccato di storia cittadina, ma soprattutto nel campo della Storia dell’Arte ceramica esse rappresentano in maniera esemplare la ricca varietà di temi iconografici che ornavano come un tappeto prezioso il pavimento della chiesetta, tra cui è interessante segnalare il prototipo della Fortuna marina che diverrà l’emblema rappresentativo della città di Fano.
A seguito delle confische postunitarie del patrimonio ecclesiastico il pavimento è stato acquistato dall’antiquario romano Giuseppe Giacomini nel 1885 che a sua volta lo ha rivenduto a collezionisti e Musei d’Italia e di mezza Europa, mentre la chiesetta fu abbattuta in periodo bellico nel 1942.
Il portale della Chiesa, con l’iscrizione che ne ricorda un restauro ad opera della famiglia patrizia fanese De Gabrielli, venne invece murato all’interno del Palazzo Malatestiano, dove è tuttora possibile ammirarlo lungo la rampa d’accesso alla Pinacoteca civica.
L’acquisto delle sei mattonelle da parte della Fondazione è stata l’occasione per l’allestimento di una pregnante e significativa mostra delle mattonelle rinascimentali organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale che ha messo a disposizione la Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano.
“Con la Fondazione Carifano – specifica il sindaco Seri – abbiamo messo insieme le energie per organizzare questa mostra che eleva il nostro tenore culturale. Queste mattonelle, a livello artistico, raccontano la storia cittadina del 1550 facendo tornare indietro le lancette del tempo. Capire chi eravamo ci permette di interpretare il ruolo che dobbiamo giocare per valorizzare il nostro futuro. Insieme, come una comunità caratterizzata da una tradizione culturale e storica di spessore. Per l’occasione saranno esposti al pubblico anche diversi frammenti di piattelletti, di proprietà comunale, conservati nei depositi del Museo civico”.
“E’ motivo di orgoglio – chiosa il presidente della Fondazione, Giorgio Gragnola – aver riportato a Fano questa testimonianza così importate per la nostra storia da spingerci ad organizzare a supporto anche una mostra allestita in collaborazione con il Comune di Fano alla Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano. La cura è affidata a Claudio Giardini che dal 1996 è stato uno dei maggiori studiosi ad interessarsi di questo fenomeno nel campo dell’arte ceramica antica. A mostra terminata le sei mattonelle verranno esposte permanentemente in apposita teca nella Sala di Rappresentanza della Fondazione Carifano che speriamo la sconfitta della pandemia ci consenta di riaprire al pubblico quanto prima”.
La presentazione della mostra “Storia di un pavimento. I piattelletti di Fano” e del catalogo, sono in programma sabato 28 alle ore 18 alla Pinacoteca San Domenico e saranno ad opera del curatore Claudio Giardini. L’esposizione è stata allestita alla Sala Morganti del complesso monumentale del Palazzo Malatestiano e i prestiti più importanti sono quelli delle Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini e Galleria Corsini di Roma e della Fondazione Torino Musei – Palazzo Madama.
La mostra, a ingresso libero e con green pass, si potrà visitare dal 28 agosto al 30 settembre: il martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 17,00 alle 20,00. Dal 1° ottobre al 31 ottobre: il martedì dalle 15 alle 18, il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, la domenica e i festivi dalle 16 alle 19.