L’ALMA SI FA COLPIRE A FREDDO DAL MATESE E NON HA LA FORZA DI RIALZARSI PERDENDO COSÌ ANCHE L’IMBATTIBILITÀ CASALINGA
ALMA JUVENTUS FANO-MATESE 0-1
ALMA JUVENTUS FANO (4-2-3-1): Tzafestas; Gualtieri (41’st Serges), Vavassori, Mané (37’st Pierpaoli), Del Rosso (17’st Zanolla); Antezza, Likaxhiu (17’st Gigli); Tortori, Zanni (17’st Oulad Abdellah), Esposito; Casolla. A disp.: Tolomeo, Martignetti, Fontana, Falivene. All.: Gioffrè.
MATESE (4-4-2): Del Giudice; Riccio, Congiu, Albanese, Setola; Scacco (40’st Damiano), Fabiano, Ricamato, Ricci (7’st Masi); Alfageme, El Ouazni. A disp.: Di Libero, Andreassi, Buonocore, Di Lullo, Iannetta, Masotta, Riggio. All.: Urbano.
ARBITRO: Nigro di Prato.
RETI: 4’pt Ricamato (M).
NOTE: ammoniti Zanni, Casolla, Del Rosso, Ricamato, El Ouazni, Antezza; corner 5-2; recupero 1’pt e 4’st; spettatori 500 circa.
Un’Alma spuntata perde anche l’imbattibilità interna, andando sotto precocemente nel punteggio contro l’ambizioso Matese e rivelandosi incapace di risollevarsi. Il secondo ko in campionato pesa sulla classifica – con un dodicesimo posto a -7 dalle due capolista Trastevere ed Atletico Fiuggi che cozza con l’obiettivo dichiarato dalla società di voler competere per le primissime posizioni – e sul morale, facendo piovere i primi fischi dagli spalti. Si fa sentire soprattutto la mancanza di valide alternative in attacco, dove mister Gioffrè stavolta deve rinunciare all’acciaccato Broso recuperando in compenso un Esposito comunque lontano dalla forma migliore. In panchina si rivede anche Gigli, mentre è in tribuna per squalifica l’altro centrale difensivo Delli Carri. Così al fianco di Vavassori c’è Mané, il cui arretramento lascia spazio al ritorno dall’inizio in mediana di Likaxhiu. Agli ospiti bastano 4’ per rompere il ghiaccio, sfruttando di testa con Ricamato un calcio d’angolo regalato dai fanesi per un malinteso tra Tzafestas e Gualtieri e ben eseguito da Ricci. I neroverdi, privi del 2003 Tretola dopo il trauma cranico accusato nella precedente gara e col rientrante centravanti Alfageme titolare a sorpresa, indirizzano subito il match nel binario a loro più congeniale speculando sul risultato. La partita diventa infatti ben presto sporca, spezzettata dai tanti falli. Il Fano è orfano di un uomo in grado di fare a sportellate e di riempire l’area avversaria, nella quale palloni anche invitanti diventano facile preda dei difensori neroverdi. Non per nulla è un inserimento del possente Vavassori a creare scompiglio al 25’ sullo spiovente di Del Rosso, sul quale Del Giudice si salva nonostante una incerta uscita. Al 30’ si invoca pure un rigore, vanamente, per una sospetta spinta di Congiu ai danni di Casolla. Al 37’ Tortori ci prova in solitaria, con una incursione conclusa con un tiro debole. C’è invece la potenza e non la precisione al 44’ nel tentativo dal limite di Antezza, alto di una spanna. Alma col pallino in mano in avvio di ripresa, solo che si continua a faticare a penetrare tra le strette maglie dei casertani. Ci riesce all’11’ col filtrante di Zanni per Esposito, il cui sinistro si perde sopra la traversa. Al 13’ c’è lavoro anche per Del Giudice, attento sulla punizione dalla distanza di Casolla. Segue una fase di stanca, interrotta da un sussulto granata attorno alla mezzora: Oulad Abdellah calcia un panno zuppo sulla sponda area di Antezza, Esposito esalta poi i riflessi di Del Giudice innescato da Zanolla. L’ultima chance è per lo stesso Oulad Abdellah, con un destro in corsa che non trova la porta.