Incontro sulla Fano – Grosseto, Paolini: “Ci siamo astenuti all’unanimità poiché il Consiglio superiore dei lavori pubblici era orientato su una scelta che avrebbe precluso le 4 corsie”
Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino interviene dopo l’adunanza di questa mattina
“Ci siamo astenuti all’unanimità, in quanto il Consiglio superiore dei lavori pubblici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti era orientato verso una scelta che, se approvata, avrebbe precluso la realizzazione del tracciato della Fano – Grosseto a 4 corsie”. Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini commenta l’esito dell’adunanza convocata dal Consiglio superiore dei lavori pubblici (Sezioni riunite Prima e Terza) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a cui sono stati invitati a partecipare, con diritto di voto, la Regione Marche, la Provincia di Pesaro e Urbino ed i Comuni di Mercatello sul Metauro, Sant’Angelo in Vado, Urbania, Fermignano e Urbino. L’incontro odierno aveva per oggetto l’“Adeguamento a 2 corsie del tratto Mercatello sul Metauro est – Santo Stefano di Gaifa” ed il relativo progetto di fattibilità tecnico – economica messo a punto dall’Anas. “Rispetto alle tre alternative evidenziate nel progetto – dice ancora Paolini – il Consiglio superiore dei lavori pubblici era orientato a dare parere favorevole, pur con richiesta di integrazioni, alla soluzione che prevede variazioni di tracciato della strada statale 73 bis, con un ampliamento che di fatto è limitato dalla presenza di centri abitati e che preclude la realizzazione delle 4 corsie. Tutti noi, Regione, Provincia e Comuni interessati, eravamo invece concordi sulla prima alternativa, con un itinerario a due corsie compatibile però con una sua futura conversione a 4 corsie. Nel mio intervento ho evidenziato come partire dalle 2 corsie senza precludere le 4 sia fondamentale per il territorio, vi graviterebbero maggiormente anche i flussi commerciali e turistici della valle del Metauro, della valle del Foglia, dell’alto Montefeltro e dell’alto anconetano”.