DA FANO A LEEUWARDEN… AMICI SENZA FRONTIERE…
Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa quarantaduesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Lucia Tomassini, che nel 2019 si è trasferita in Olanda.
Ciao Lucia, quale molla ti ha portato lontano dall’Italia?
<Ho una formazione in pianificazione urbanistica. Dopo aver lavorato all’estero nel mondo della cooperazione allo sviluppo e completato un Dottorato di Ricerca in Inghilterra, per alcuni anni ho lavorato con realtà estere rimanendo in Italia. Poi ho trovato un’offerta professionale molto interessante, che sembrava perfetta per il mio profilo. Ho fatto domanda e mi hanno preso. Quindi mi sono trasferita in Olanda, dove lavoro come docente e ricercatrice presso due Università olandesi: la NHL Stenden University of Applied Sciences e la University of Groeningen – Campus Friesland. Mi occupo di Economia Circolare e Sviluppo Sostenibile nel Turismo e Ospitalità>.
Dove stai di preciso e quali sono le sue peculiarità?
<Sto a Leeuwarden, capoluogo della Frisia, provincia nel nord dell’Olanda. Leeuwarden è stata Capitale della Cultura nel 2018. E’ una città di 110.000 abitanti con un bel centro storico e un’ottima qualità di vita, tra piste ciclabili, canali e parchi, a 30km dalla costa. La provincia della Frisia è caratterizzata dalla presenza dell’acqua: canali navigabili, laghi e il bellissimo mare dei Wadden (Patrimonio UNESCO) con le sue isole. La Frisia è la terra dei pattinatori su ghiaccio ed è famosa per la “Elfstedentocht”, ovvero il giro delle 11 città della Frisia. Si tratta di una gara di pattinaggio su ghiaccio di 200Km, che, purtroppo, non ha luogo dal 1997 perché gli inverni si sono fatti più caldi e il ghiaccio dei canali non diventa abbastanza spesso>.
Cosa ti manca di qui?
<Il mare nelle sue diverse stagioni, le lunghe passeggiate con il mio cane in spiaggia e la vivacità del mercato del sabato mattina nel cuore del centro storico. Mi mancano molto anche le colline che circondano Fano, coi loro borghi e paesi>.
Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?
<Non ho avuto particolari problemi di ambientamento, ho trovato un ambiente molto accogliente dentro e fuori il contesto lavorativo. Per fortuna qui parlano tutti inglese; sto anche provando a studiare l’olandese, ma, ahimè, è una lingua piuttosto ostica. Poi, certo – venendo da uno stile di vita mediterraneo, con il suo clima, la sua ricchezza enogastronomica, la dolce vita delle piazze con bar e caffè – il lungo inverno nordico risulta, a volte, un po’ pesante>.
C’è qualcosa che porteresti a Fano?
<Porterei l’incredibile rete di piste ciclabili, le numerose aree pedonali, la cura del verde urbano e degli spazi pubblici; per non dire la grande cultura e rispetto del lavoro, dove le competenze e i giovani hanno grande spazio e facilità d’inserimento>.
Ad un olandese quali luoghi consiglieresti di visitare nella nostra città?
<Consiglierei un giro tra i vicoli del nostro centro storico: il Borgo Cavour e i “Piatlet”, il Bastione Sangallo, il Pincio, l’Arco d’Augusto, le mura romane, con un aperitivo all’aperto in uno dei bar del centro storico. Consiglierei una mattina al mercato e poi la Passeggiata del Lisippo, in una bella giornata di sole per godersi la vista sulla Marina dei Cesari e sul Porto; spingendosi anche in cima ad uno dei moli per ammirare il San Bartolo che si affaccia sul mare, concludendo magari il giro sorseggiando una moretta>.
Quali sono invece i tuoi posti preferiti in Olanda?
<Oltre alle bellissime Amsterdam e Den Haag (ovvero l’Aja), la Frisia con le sue città, paesi, rete di canali navigabili e parchi naturali, è stata una scoperta inaspettata. Al di là di Leeuwarden, mi piacciono moltissimo piccoli centri come Sneek, Fraenker, Dokkum e la deliziosa cittadina portuale di Harlingen. Ma il mio luogo preferito finora rimane Schiermonnikoog, una piccola isola totalmente ciclabile, senza macchine e con una ridotta illuminazione artificiale notturna così da poter apprezzare il fascino della notte con i suoi cieli stellati. Schiermonnikoog è una meta turistica di nicchia, parecchio apprezzata da olandesi e tedeschi per le sue ampie spiagge battute dal vento che modella le dune di sabbia>.
Che piatti tipici faresti provare ad un fanese?
<Consiglierei selezioni di formaggi, birre artigianali e le famose “bitterballen”, vale a dire le caratteristiche polpettine olandesi. Tra i piatti tradizionali suggerirei anche un tipico piatto invernale: lo Stamppott! Ne esistono di vari tipi, ma l’ingrediente chiave sono patate schiacciate e diverse verdure; lo Stamppott viene spesso servito con carne, come pancetta affumicata o salsiccia affumicata>.