DA FANO A GINEVRA… AMICI SENZA FRONTIERE…
Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa quarantacinquesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Alessandro Scarabotto, che da gennaio di quest’anno si è trasferito a Ginevra in Svizzera.
Ciao Alessandro, quale molla ti ha portato lontano dall’Italia?
<Sono laureato in Fisica ed attualmente sto svolgendo il mio dottorato di ricerca (PhD) presso l’Università Sorbona di Parigi e presso il CERN di Ginevra. Nel settembre del 2020 ho iniziato il dottorato a Parigi, ed ora, da gennaio 2022, mi sono traferito a Ginevra, nel tempio mondiale della fisica delle particelle. Fin da bambino adoravo la matematica, tanto è vero che già all’asilo ripetevo sempre ai miei genitori che “volevo vivere in un mondo di numeri”. È stato quindi naturale, dopo il Liceo Scientifico, iscrivermi al corso di Laurea in Fisica. Le prime esperienze le ho fatte sugli acceleratori di particelle in USA, a Ginevra mi hanno poi indirizzato verso la Fisica delle particelle, cioè quella branca collegata alla ricerca ed osservazione dei fenomeni fisici dell’infinitamente piccolo. Come fisico sperimentale, il mio obiettivo è quello di confermare (o confutare) quello che la teoria ci spiega a livello matematico e, perché no, anche scoprire qualcosa di completamente inaspettato. In queste settimane sono parte del team che seguirà la riaccensione dell’acceleratore, dopo tre anni di stop, per il potenziamento dei nostri rivelatori che ci aiutano a tracciare ed osservare le particelle con sempre maggiore precisione>.
Cosa ti manca di qui?
<Sicuramente la mia famiglia, il mare, le mega-cene coi miei amici di sempre, girare in bicicletta per la città, le partite di beach-volley all’Arzilla>.
Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?
<A causa dei continui trasferimenti della mia famiglia, ho vissuto parte del mio percorso scolastico all’estero. Questo mi ha posto sin da piccolo di fronte alle difficoltà relative alla socializzazione e all’apprendimento di una lingua straniera. All’inizio è stato difficile ambientarsi, ma queste esperienze ben presto si sono rivelate molto formative ed estremamente utili. Attualmente al CERN collaboro con colleghi e ricercatori provenienti da tutto il mondo e posso godere della stessa atmosfera internazionale anche nelle attività di svago, tipo giocare a pallavolo in una squadra mista composta da ragazzi e ragazze di varie nazionalità come sto facendo in questo periodo>.
Hai avuto altre esperienze fuori oltre a quella parigina?
<Ho frequentato parte delle scuole Elementari e Medie a Bruxelles in Belgio e un semestre del Liceo in Oklahoma negli USA, ospite di una grande e tipica famiglia americana. Successivamente ho completato il mio percorso universitario tra le Università di Ferrara, Norfolk in Virginia, quindi sempre negli Stati Uniti, ed Orsay, presso l’Università di Paris Sud in Francia>.
C’è qualcosa che porteresti a Fano?
<Direi che a Fano non manchi nulla 😊. Magari porterei una boulangerie francese, caratteristica panetteria e pasticceria, dove trovare ogni giorno baguettes appena sfornate e dolci di ogni genere. Il mio preferito è l’éclair: dei pasticcini di cosiddetta pasta choux, la stessa che si usa per fare i bignè, hanno forma di filoncino e sono ripieni di crema>.
Ad un collega o amico straniero quali luoghi consiglieresti di visitare nella nostra città?
<Invito spesso a Fano i miei amici stranieri, oltre a quelli di Ferrara. Tutti adorano le spiagge fanesi, le nostre colline, le belle serate in centro storico, al Lido e in Sassonia, e sono rimasti piacevolmente sorpresi anche dalle bellezze storiche della nostra città. Molti sono tornati successivamente, anche con parenti e amici, per ammirare la splendida sfilata del Carnevale>.
Quali sono invece i tuoi posti preferiti in Svizzera?
<Direi il centro di Ginevra con il suo lago, le montagne circostanti con vista sul monte Bianco, e, naturalmente, il CERN. Il centro di ricerca e il suo acceleratore sono stati recentemente riaperti al pubblico ed alle visite guidate e, se qualche fanese vorrà venire a trovarmi, sarò contento di fargli personalmente da guida>.
Che piatti tipici faresti provare ad un fanese?
<La raclette e la fonduta, ottimi piatti a base di formaggio fuso, pane, patate e prosciutto, che ho imparato a cucinare anche io, che non sono certo un cuoco provetto (ndr risata)>.