DOMANI TRA VIDEX E VIGILAR VIRTUS PRIMA SPETTACOLARE SFIDA PLAY-OFF
E’ un play-off da sfavorita quello che si appresta ad affrontare la Vigilar Virtus Volley Fano, che nel primo turno degli spareggi per la promozione in A2 si misurerà con la formazione che ha dominato la regular season del girone Bianco di A3. La Videx Grottazzolina ha infatti chiuso con un bottino di 69 punti in 26 giornate, perdendo solamente due volte – con Macerata e Prata di Pordenone rispettivamente il 21 novembre ed il 12 dicembre – e mettendo ben 9 lunghezze tra sé e la sua più diretta inseguitrice. La squadra di Massimiliano Ortenzi si è aggiudicata dunque anche entrambi gli scontri diretti coi virtussini, battuti 3-1 all’andata a Fano e 3-2 al ritorno. La prestazione offerta nella sconfitta al tie-break del 23 febbraio scorso incoraggia però i fanesi, che dall’avvento in panchina di Maurizio Castellano hanno cambiato marcia e rappresentano pertanto una mina vagante in questa appendice stagionale. La serie inizierà domani a Grottazzolina, dalle ore 20:30 con diretta streaming video su legavolley.tv e cronaca di Roberto Bevilacqua sulla pagina Facebook Virtus Volley Fano. La Videx ha appena festeggiato il trionfo in Supercoppa, prevalendo ieri al quinto set sulla Tinet Prata di Pordedone dopo essersi fatta sfuggire la Coppa Italia nella finale contro gli stessi uomini di Dante Boninfante. <Loro partono certamente favoriti – osserva Andrea Nasari, schiacciatore classe ’96 della Vigilar Virtus – La Virtus vista nella parte finale del girone di ritorno fa però ben sperare, quindi daremo sicuramente del filo da torcere ai nostri avversari. Dovremo pensare gara dopo gara e giocare con il coltello fra i denti. La Videx è forte in tutti i reparti e possiede tre schiacciatori di livello come Nielsen, Vecchi e Mandolini. Ma Fano deve pensare solo a se stessa, entrare in campo determinata e provare con la battuta a mettere in difficoltà il palleggiatore Marchiani>. Gara 2 si giocherà poi domenica al Palas Allende, dalle ore 19.
*foto Vigilar Virtus di Paolo Magnanelli