Villa Caprile, altro colpo della Provincia: «Due milioni e 300mila euro per la nuova palestra del Cecchi»
Il presidente Paolini: «Fondi Pnrr, unico progetto ammesso a finanziamento tra le Province marchigiane per le infrastrutture dello sport nelle scuole». Il dirigente Bartoli: «Adeguata e funzionale alla didattica, così potenziamo l’Istituto»
Nuovo rilevante colpo della Provincia su Villa Caprile. «Abbiamo ottenuto due milioni e 300mila euro dal Pnrr per la realizzazione di una nuova palestra nella sede del Cecchi», rende noto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini. «Il nostro progetto è stato l’unico ad ottenere il finanziamento tra quelli presentati da tutte le Province nelle Marche per le infrastrutture dello sport nelle scuole. Siamo arrivati primi nella graduatoria ed è un ottimo risultato dei nostri uffici, che hanno lavorato con prontezza alla presentazione della candidatura. Una grande notizia per la scuola, che continua a crescere. Su Villa Caprile ribadiamo così la nostra grande attenzione», commenta il presidente. Riepilogo del dirigente Maurizio Bartoli: «Tutti i tasselli stanno andando a buon fine su Villa Caprile. Nei mesi scorsi abbiamo ottenuto sei milioni e 525mila euro dalla Ricostruzione (sisma 2016, ndr) per l’adeguamento sismico dell’edificio principale del Cecchi. Poi altri due milioni di fondi Pnrr per il restauro e la valorizzazione dei giardini storici. Sul nuovo convitto c’è un finanziamento già ottenuto di tre milioni e 700mila euro dal Piano regionale triennale 2018-2020, con bando che verrà pubblicato prossimamente». Ora i fondi per la nuova palestra, «funzionale e adeguata alle esigenze didattiche della scuola», rileva Bartoli. La sede è individuata a valle, nel pianoro di proprietà della Provincia, al di là dell’area attualmente destinata ai servizi agricoli. Spazio destinato a ospitare anche le strutture per le le nuove aule e il convitto. «La palestra sarà realizzata nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici e delle tipologie costruttive tradizionali delle costruzioni agricole. Nel progetto abbiamo scelto un edificio ipogeo, il cui profilo si inserisce nelle curve dolci del contesto collinare. Ci sarà anche una piccola gradonata per un pubblico limitato. I prossimi step riguarderanno progetto esecutivo e bando». Conclusione del dirigente: «Stiamo completando pienamente il quadro che avevamo prefigurato per il potenziamento del Cecchi. Resta solo l’edificio delle aule, che inseriremo nel prossimo piano triennale dell’edilizia scolastica regionale. Andremo avanti coniugando il recupero di una Villa storica e l’adeguamento di servizi adeguati a una didattica moderna».