Terremoto Fano, 30 milioni di euro i danni stimati
“Ammonterebbero a 30 milioni di euro i danni provocati dal terremoto”. Lo afferma il sindaco Massimo Seri a seguito della ricognizione effettuata dagli uffici tecnici comunali che si sono adoperati per realizzare una fotografia aderente ed evidenziare i danni avuti dopo gli eventi sismici.
“Questo è il momento per mettere in sicurezza il nostro patrimonio, come ad esempio quello culturale. Penso alla Chiesa di San Francesco o alla Rocca Malatestiana – ha precisato il sindaco Massimo Seri -. Sono state riportate criticità in questi due edifici, pertanto interverremo per stabilizzarli”.
“In questa settimana, che ci separa dall’evento sismico dello scorso 9 novembre, non si è mai interrotta l’attività di monitoraggio, verifica e controllo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Fano rivolta alle scuole. Diversi sono stati gli interventi di ripristino realizzati, in condizioni di sicurezza, dalle ditte incaricate e operanti già dal giorno successivo l’evento” – ha ricordato l’Assessore ai Servizi Educativi, Samuele Mascarin – “Interventi tempestivi e coordinati con i Dirigenti scolastici delle strutture interessate”.
Dopo la prima scossa del 9 di novembre, gli edifici scolastici che hanno subito problematiche, non strutturali, sono stati Scuola Infanzia Scatola Magica, Scuola Infanzia Albero Azzurro, Scuola Infanzia Collodi, Scuola Primaria Tombari, Scuola Primaria Luigi Rossi. Le attività di verifica e di monitoraggio sono proseguite fino al 12 novembre, motivate dalle scosse di assestamento che si sono registrate. In questa seconda fase di ricognizione si è manifestata la necessità di intervento nella Scuola Nuti, Scuola Rodari e Scuola Media Padalino.
Un’attività capillare quella seguita dagli uffici comunali, come precisa l’assessora ai Lavori Pubblici Barbara Brunori: “Abbiamo operato una continuità nella fasi di ricognizione. Il 14 novembre abbiamo redatto la somma urgenza per interventi su edifici pubblici, monumentali e cimiteri ritenuti prioritari. In questo modo avremo la possibilità di presentare al Governo la richiesta di sostegno economico. Parallelamente, abbiamo dato un incarico ad una società esterna specializzata in queste attività che da domani esaminerà tutti gli edifici pubblici sotto il profilo sismico per avere una panoramica delineata della nostra situazione”.
In totale sono stati più di 140 gli edifici pubblici esaminati in pochi giorni, ma alcune problematiche sono state riportate anche da imprese e cittadini.
“Oltre alla Chiesa di Roncosambaccio – sostiene Fanesi -, sono due le abitazioni inagibili: una a Camminate e l’altra in via Cappellini. Ieri abbiamo avuto un incontro con le altre città colpite dal terremoto nel quale abbiamo ribadito che le forze economiche delle amministrazioni non sono adeguate a sostenere i danni subiti. Inoltre, se le nostre strutture tecniche sono impegnate sulla valutazione e progettazione delle opere legate al ripristino, non riescono a tenere il passo con le tempistiche per presentare i progetti che fanno riferimento a fondi nazionali ed europei come ad esempio il Pnrr. Chiediamo che il Governo intervenga”.