Chiusura della strada della Contessa, interviene Confcommercio Marche Nord
La Confcommercio di Pesaro e Urbino / Marche Nord, tramite il Direttore generale Amerigo Varotti e la Presidente della Sezione di Fano Barbara Marcolini, dopo le notizie sulla possibile prossima chiusura della strada della Contessa e lo stravolgimento del collegamento tra l’Umbria e la nostra Provincia, si è subito attivata per una esatta comprensione della situazione ed evitare le gravi ripercussioni economiche per la nostra Provincia.
Posto che è stata da più parti rimarcata l’esigenza di un intervento radicale per la rimozione e sostituzione di un viadotto, proprio all’imboccatura della galleria della Contessa, e, quindi, la necessità di eseguire i lavori progettati , Confcommercio Marche Nord , anche in collaborazione con Confcommercio Perugia e Gubbio , si è attivata con le Istituzioni marchigiane per cercare di ridurre gli annunciati tempi lunghissimi della esecuzione delle opere per ridurre i danni per le imprese del turismo e del commercio della nostra Provincia.
“Fano e Marotta , in particolare, sono da sempre considerate “ la spiaggia degli umbri “ e tutti i Comuni lungo la Flaminia ( a cominciare da Cantiano ) beneficiano del movimento turistico e commerciale da Lazio e Umbria.
Una chiusura per molti mesi della Contessa , senza una alternativa credibile , sposterebbe il traffico turistico e commerciale verso sud con danni irreparabili per le imprese.
Per questo dopo aver incontrato il Sindaco di Cantiano , Alessandro Piccini , abbiamo coinvolto l’ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE DELLA REGIONE MARCHE FRANCESCO BALDELLI. E’ vero che i lavori dovranno essere eseguiti sul tratto umbro di competenza di Anas Umbria. Ma è indiscutibile che gli effetti negativi dal punto di vista economico e turistico sono solamente i nostri.
L’Assessore Baldelli si è immediatamente interfacciato con l’ANAS centrale e già nei primi giorni della settimana entrante ci sarà una ulteriore interlocuzione.
Obiettivo di Confcommercio e dell’Assessore Baldelli è quello di poter ridurre i tempi di esecuzione delle opere e ridurre al minimo possibile i disagi ed i danni per cittadini e imprese oltre a procrastinare l’inizio dei lavori ( attualmente ipotizzati al primo aprile ) , salvaguardando un territorio e imprese già colpite e provate dalle varie catastrofi naturali dell’ultimo anno “