Alluvione, Paolini a Roma: «Dal governo aperture per Pesaro e Urbino»
«Dal governo sono arrivate aperture al problema infrastrutturale post alluvione della provincia di Pesaro e Urbino». Lo ha detto il presidente Giuseppe Paolini, al termine del vertice a Palazzo Chigi tra il governo e i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalle alluvioni dello scorso maggio. Al tavolo per il governo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i due vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Anna Maria Bernini, Marina Calderone, Roberto Calderoli, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Nello Musumeci, Matteo Piantedosi, Daniela Santanchè, Orazio Schillaci e Giuseppe Valditara. «Ho detto che la provincia di Pesaro e Urbino è stata colpita duramente due volte – ha evidenziato Paolini -. La prima con l’alluvione dello scorso settembre con Cantiano, Cagli, Serra Sant’Abbondio, Pergola e Frontone. Poi l’alluvione dello scorso maggio, estesa su tutto il territorio provinciale con danni diffusi. Non ci sono confini di tipo orografico a dividerci con la Romagna». Il presidente valuta positivamente «l’istituzione del tavolo permanente dedicato all’emergenza alluvione, in modo da aggiornare periodicamente le stime dei danni, la programmazione e lo stato dei lavori». Nel corso del vertice «è stata data rilevanza al problema delle infrastrutture provinciali e comunali e al ripristino della viabilità. Ho posto al governo le cifre del nostro territorio: un milione già speso per i lavori di somma urgenza e 25 milioni per i danni stimati alle strade provinciali. Su questo – ha proseguito Paolini – abbiamo registrato disponibilità. Confidiamo quindi come Provincia di rientrare nell’ambito dei finanziamenti e di ottenere risorse idonee, dal momento che c’è stata una condivisione in linea di massima. Ora indicheremo in prima battuta le criticità più urgenti, ovvero le zone dove la viabilità è complessa e compromessa, senza vie alternative. Nell’entroterra ci sono parecchie situazioni di questo tipo. Si è affrontato anche il tema dell’estensione dello stato di emergenza ad altri Comuni con il presidente Acquaroli, altra questione su cui il governo si è detto disponibile ad ulteriori valutazioni e approfondimenti. Noi andremo avanti su questa linea, chiedendo di ampliare l’emergenza al maggior numero di Comuni come già indicato alla Regione», ha concluso il presidente. Per la Provincia di Pesaro e Urbino, oltre a Paolini, presente anche il dirigente della Viabilità Mario Primavera. Per i territori, al tavolo anche i presidenti di Regione Francesco Acquaroli (Marche), Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna) e Eugenio Giani (Toscana); i presidenti di Provincia Fabio Braglia (Modena) e Giorgio Zanni (Reggio Emilia); i sindaci Michele de Pascale (Ravenna), Enzo Lattuca (Cesena), Matteo Lepore (Bologna), Jamil Sadegholvaad (Rimini), Gian Luca Zattini (Forlì). Meloni ha spiegato che «il tavolo permanente, in attesa della definizione della struttura commissariale sarà coordinato all’interno del governo dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci».