Sergio Staino, il ricordo e il cordoglio di Passaggi Festival
Sergio Staino e Passaggi Festival, un legame iniziato sin dalla prima edizione, nel 2013, quando il vignettista venne a Fano a inaugurare la manifestazione con una straordinaria mostra che aveva chiamato “Brandelli d’amarcord”, nella quale erano esposti alcune tavole inedite e altre tirate fuori dai cassetti dopo molto tempo.
“Con Sergio – racconta Giovanni Belfiori, direttore di Passaggi – c’era un rapporto di conoscenza dal 2002 e quando con Nando dalla Chiesa e altri amici decidemmo di dar vita al festival della saggistica, invitai proprio Sergio a darci una mano. Lo fece volentieri, con la sua solita disponibilità. Venne a Fano e aprì il festival con una conversazione meravigliosa, dove parlò del suo lavoro e della sua vita, facendo divertire, commuovere e riflettere. Sergio tornò, poi, a Passaggi, nel 2017, quando presentò il libro “Troppo facile dire no” che aveva realizzato con Chicco Testa. È stata una persona generosa, arguta, ironica, che metteva prima di tutto passione e intelligenza in quei tratti di matita con cui disegnava Bobo, il suo alter ego, e Bibi, personaggio ispirato a Bruna, sua moglie. Ci mancherà la sua capacità di prendersi e prenderci in giro, la sua vis polemica, i suoi pensieri alti, la voglia di chiacchierare, gli occhi che riuscivano a guardare anche quando una degenerazione alla retina l’aveva portato alla cecità. Grazie Sergio per quello che ci hai regalato”.