E’ UN BRODINO CALDO PER L’ALMA LO 0-0 CON L’AMBIZIOSO VICENZA

ALMA JUVENTUS FANO-LANEROSSI VICENZA 0-0

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-1-1): Voltolini; Sosa, Celli, Magli; Vitturini, Selasi, Lulli, Ndiaye (15’st Tascone), Diallo; Filippini (44’pt Cernaz); Ferrante. A disp.: Sarr, Maloku, Konate, Mancini, Scimia, Morselli, Setola. All.: Epifani.

LANEROSSI VICENZA (3-5-2): Grandi; Pasini, Mantovani, Bizzotto; Andreoni (38’st D. Bianchi), Zonta, De Falco, N. Bianchi (22’st Laurenti), Solerio (38’st Stefanin); Giacomelli, Arma. A disp.: Albertazzi, Razzitti, Tronco, Salvi, Rover, Bonetto, Maistrello, Gashi, Curcio. All.: Colella.

ARBITRO: Garofalo di Torre del Greco.

NOTE: ammoniti Soleiro, N. Bianchi, Sosa, Giacomelli; angoli 2-8; recupero 3’+3’; spettatori un migliaio circa, di cui 200 ospiti.

Sa di brodino caldo da consumarsi sulla tavola di Natale il pareggio colto da una solida Alma contro l’ambizioso e smanioso di riscatto Lanerossi Vicenza, che esce dal “Mancini” con uno 0-0 nonostante abbia cercato più dei padroni di casa la via della vittoria. Il punto non è assolutamente da disdegnare per i granata, tornati quantomeno a muovere la classifica e a non subire reti dopo la sfortunata caduta di Verona nello scontro diretto con la Virtusvecomp. Restano inoltre nel mucchione delle concorrenti alla salvezza, seppur ancora delimitando la zona playout. Peccato per un paio di ripartenze non sfruttate al meglio, nelle rare sortite offensive di un duello impostato prevalentemente sul contenimento. Mister Epifani è tra l’altro costretto a sostituire Lazzari, fermatosi per un risentimento all’adduttore nella seduta di rifinitura. Altrimenti con ogni probabilità si sarebbe vista in campo la medesima formazione iniziale per la quinta volta di fila. Ecco spiegata la presenza di Ndiaye, ad agire però da mezzala sinistra con relativo accentramento di Lulli. In panchina si riaffaccia poi Acquadro, assente nelle ultime cinque per un infortunio al ginocchio. Sul fronte opposto può contare sulla rosa pressoché al completo Colella, che vara un inedito 3-5-2 per provare a risolvere il problema dei troppi gol subiti dai suoi. Il primo tentativo è del granata Ferrante, il cui mancino dai venti metri al 2’ sorvola non di molto la traversa. Resta un falso allarme, nel senso che non stappa la partita. Non ci sono infatti altri sussulti nel primo tempo, coi fanesi attenti nel rintuzzare le folate dei più intraprendenti vicentini e questi ultimi praticamente mai in affanno. Tanti i palloni sbagliati da una parte e dall’altra, sintomo anche di scarsa serenità. Il Fano perde tra l’altro Filippini in prossimità dell’intervallo, dovendo quindi rinunciare all’altro elemento di maggior qualità e specialista nei calci piazzati assieme a Lazzari. In avvio di ripresa Alma un po’ più propositiva, ma è la Lanerossi a rendersi pericolosa andando ad un passo dal vantaggio con Giacomelli. Lo sgusciante attaccante al 6’ scatta sul filo del fuorigioco sul rilancio di De Falco, controlla la sfera di testa e di destro in diagonale da posizione defilata lambisce il montante. Stessa sorte al 26’ per la punizione di Tascone, subentrato nelle file fanesi a Ndiaye. Al 32’ altro ribaltamento e nuovo guizzo di Giacomelli, arginato provvidenzialmente dal solito Sosa. E’ questa anche l’ultima vera minaccia, dato che nel finale si generano solo mischie che lasciano di fatto inoperosi i rispettivi portieri Voltolini e Grandi. Adesso giusto una manciata di giorni per ricaricare le batterie, comunque allenandosi, in vista della trasferta di mercoledì a Trieste contro i temibili alabardati (battuti oggi 2-0 dal redivivo Teramo). Dopodiché il tour de force, ed anche il 2018, terminerà sabato prossimo al “Mancini” contro la capolista Pordenone.

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