L’ALMA A L’AQUILA PAGA UN APPROCCIO TENERO
L’AQUILA-ALMA JUVENTUS FANO 2-0
L’AQUILA (3-4-3): Michielin; Bellardinelli, Alessandretti, A. Brunetti; Giuliodori (21’st Mengani), Angiulli (21’st Costa Ferreira), Del Pinto, Di Santo (35’st Maresca); Banegas (47’st Alessandro), Marcheggiani (43’st Persiani), Origlio. A disp.: Cerroni, Modesto, Orsi, Mantini. All.: Cappellacci.
ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Guerrieri; Riggioni, Mancini, Dubaz, Allegrucci; Ricci (39’st Brunetti), Urbinati (1’st Antonioni), Kalombo (39’st Pensalfini); Gonzalez (10’st Padovani); Coulibaly, Serges (35’pt Zanni). A disp.: Piersanti, Saponaro, Roberti, Giuli. All.: Manoni.
ARBITRO: Toro di Catania.
RETI: 19’pt Origlio (L), 43’pt Marcheggiani (L).
NOTE: ammoniti Angiulli, Origlio, Riggioni; angoli 6-2, recupero 1’+5’; spettatori 1600 circa, di cui una quarantina fanesi.
Un’Alma estremamente tenera finisce due volte al tappeto nel primo tempo a L’Aquila, dove non ha la forza di rialzarsi conoscendo così la sconfitta anche sotto la gestione Manoni. Il 2-0 nella tana degli ambiziosi aquilani frena la risalita degli uomini del patron Guida, a +2 dall’accoppiata che occupa le due posizioni che condannerà alla retrocessione diretta e -7 dalla zona salvezza. Diversamente dallo 0-0 nel recupero di mercoledì a Piedimonte Matese il tecnico granata può schierare Mancini e Riggioni, inoltre c’è il ritorno da titolare di Serges. L’unico assente è Tomassini, come pure tra i rossoblù dell’ex Cappellacci la sola defezione è quella di Ouali. I fanesi si prendono subito un rischio per un malinteso a centrocampo, ma Dubaz è bravo a frustrare la ripartenza di Origlio. La girata dal limite di Gonzalez respinta al 10’ in tuffo da Michielin alleggerisce un attimo la pressione degli abruzzesi, che tra il 13’ ed il 15’ costruiscono due grosse occasioni: una è sprecata da Banegas con una conclusione a lato, l’altra sventata d’istinto da Guerrieri sul tiro di Di Santo. Il gol sembra nell’aria e si materializza al 19’, con Origlio perfetto nell’inserimento sul cross da destra di Bellardinelli. Da quella fascia d’altronde arrivano i maggiori pericoli, vedi al 22’ col fendente di Del Pinto sporcato in angolo da almeno un paio di deviazioni. Mister Manoni prova allora a puntellare l’assetto passando al 4-4-2, un tentativo di consolidamento della struttura al quale si aggiunge già al 35’ il cambio Zanni-Serges. Gli esiti purtroppo non sono quelli sperati, perché al 43’ l’ennesima sbandata consente a Marcheggiani di raddoppiare con un destro forte e preciso. Al 3’ della ripresa Guerrieri evita il 3-0 dello scatenato Giuliodori, ripetendosi al 25’ su Banegas interrompendo una ventina di minuti piuttosto anonimi. La partita si ravviva all’improvviso, con la bordata di Riggioni che si infrange sulla traversa. Peccato, però, che non ci siano poi altri sussulti da parte dell’Alma. E per i granata domenica prossima a Fano ci sarà la capolista Campobasso, vittoriosa 2-1 sull’Avezzano e sempre a +4 dalla Samb appena affidata ad Alessandrini.