IL COTTO E IL CRUDO a Fossombrone Teatro Festival il 15 luglio

E’ pronto per andare in scena il secondo spettacolo della XXI edizione del Fossombrone Teatro Festival, in programma lunedì 15 luglio alle ore 21.30 presso l’Esedra di Piazza Mazzini a Fossombrone.

IL COTTO E IL CRUDO

Regia: Antonio Stornaiolo, Emilio Solfrizzi

Autori: Emilio Solfrizzi, Antonio Stornaiolo

Protagonisti: Emilio Solfrizzi, Antonio Stornaiolo

Produzione: I Like Puglia srl

Con le affilate armi dell’ironia e della leggerezza, attraverso pensieri laterali, dialoghi serrati, poesie demenziali, fraseggi comici, esilaranti calembour, lo spettacolo propone in scena una coppia storica della comicità pugliese. E proprio la Puglia, come regione, come territorio ricco di attrattive, ma soprattutto come luogo dell’anima dove ritrovarsi, è tra le protagoniste della messa in scena.

Dopo gli iniziali convenevoli e cerimonie, tra Emilio ed Antonio scoppia un conflitto senza precedenti che, in breve tempo, li porterà inesorabilmente “al chi sono io ed al chi sei tu”. Niente e nessuno potrà fermare la “resa dei conti” tra i due, mentre parleranno di crisi economica, di energie alternative, di ricordi d’infanzia, di poesia e di metalinguistica. Uno spettacolo per chi ama l’improvvisazione, i salti nel vuoto e, soprattutto, il ragù che cuoce dalle cinque di mattina.

Emilio Solfrizzi ci racconta di lui e de “il cotto e il crudo”

– Cabaret, radio, musica, televisione, teatro, cinema: una carriera poliedrica e varia la sua. In quale disciplina sente di esprimersi al meglio? C’è ancora qualche desiderio artistico rimasto inespresso a cui vorrebbe dare spazio in futuro?

“Io non so come rispondere a dir la verità, sono un curioso cronico. Dopo i 50 anni, con un fisiologico calo di energie, ho capito che è fare quello che si vuole il vero segreto dell’espressione e di se stessi. Non ho mai voluto essere intrappolato nel successo, visto che io amo questo lavoro. Non ho mai cercato la ‘schiavitù’ del successo ecco, non sono uomo di vizi e pretese. Cerco quindi di indirizzare le mie cose, il più possibile. Cerco la libertà di poter scegliere, nel limite del contingente sia chiaro, cosa fare e come farlo”.

– Ci parli dello spettacolo che porterà in scena al Fossombrone Teatro Festival, “Il cotto e il crudo”, e del suo sodalizio artistico con Antonio Stornaiolo.

“Che dire di Antonio? Il mio migliore amico, forse di più. Un grande complice, una simbiosi che dura dagli anni dell’università, nel lavoro, nei valori, nella vita. Insieme abbiamo trovato il senso della parola ‘rispetto’. A questo ci siamo arrivati ‘liberandoci’ l’uno dell’altro: ognuno di noi ha la sua carriera, il suo percorso, quindi tutte le volte che ci rifugiamo tra noi è una festa e un piacere immenso. E il pubblico lo sente, lo percepisce. Ci divertiamo molto, questo spettacolo oltretutto essendo un happening su un canovaccio gioca col pubblico, in base a istanti, reazioni, umori nell’aria. Si parla di Puglia, io me ne sono andato, lui invece è rimasto. E siamo entrambi felici della nostra esperienza, che ci permette poi di esprimerci al meglio”.

– Quali sono i programmi per il futuro di Emilio Solfrizzi?

“Ho ripreso le traduzioni di Plauto, facendone adattamento e regia. Porterò in scena quindi l’Anfitrione con le musiche realizzate insieme all’amico Michele Marmo e con me Simone Colombari, Rosario Coppolino, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Beatrice Coppolino. Faremo la prima nazionale al Festival teatrale di Borgio Verezzi, il più antico d’Italia, il 9 e 10 luglio. E poi sarò con Antonio da voi al Fossombrone Teatro Festival!”.

– E’ la sua prima volta a Fossombrone: cosa si aspetta da questa serata?

“Sono davvero onorato di essere stato invitato in questa splendida rassegna, giunta alla ventunesima edizione. Questo significa che il festival si è conquistato negli anni il suo spazio grazie alle proposte artistiche e all’impegno di chi si adopera ogni anno per offrire qualcosa di valido e duraturo. Non posso esprimere che parole di stima e gratitudine per questa kermesse, e ringraziare di poter venire a dare il mio contributo al pubblico di Fossombrone”.

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