TERRE SONORE 2024: BILANCIO AMPIAMENTE POSITIVO

Con il concerto del pianista Alessandro Lanzoni, tenutosi sabato 31 agosto nello splendido scenario del Castello di Gradara, si è conclusa, con grande successo, la quarta edizione del Festival Terre Sonore: ancora una volta, un affascinante viaggio dalle spiagge alle montagne fra le dolci colline, borghi antichi, sentieri naturalistici della Provincia di Pesaro e Urbino.

Varato nel 2021, organizzato da Fano Jazz Network come diretta prosecuzione del Festival Internazionale Fano Jazz By The Sea e facendo anche tesoro dell’esperienza pluriennale di Jazz ‘in provincia, Terre Sonore si è svolto quest’anno dal 28 luglio al 31 agosto toccando 21 Comuni, consolidando così la rete sinergica fra alcune delle località più suggestive e rappresentative del territorio, con lo scopo di “ conoscere”, “scoprire”, “raccontare” attraverso la musica, e non solo, terre fatte di paesaggi straordinari, di storie antiche, di comunità vive e saldamente legate ai valori delle proprie tradizioni.

Daniele Di Gregorio (foto Chiara Broccoli)

«É stato un viaggio entusiasmante e sorprendente nel cuore della nostra provincia», commenta Adriano Pedini, Direttore Artistico di Terre Sonore, «Abbiamo percorso più di 4.000 Km, facendo tappa in 21 comuni con 23 concerti, 22 dei quali a ingresso gratuito, dove si sono esibiti nel complesso oltre 90 musicisti».

Fra i dati di questa fortunata quarta edizione che subito risultano rilevanti e per certi versi sorprendenti sono l’allargamento della rete di Comuni aderenti passata dai 16 del 2021 ai 21 del 2024, e la straordinaria affluenza di pubblico, a partire dal primo appuntamento alla Golena Del Furlo di Acqualagna con i francesi Lehmanns Brothers, dove si sono registrate oltre 2.000 presenze. Più che raddoppiate, rispetto allo scorso anno, che pur aveva conseguito una ottima affluenza di pubblico, le presenze ai concerti successi, con sold out in tutti i concerti in programma.

Elemento caratterizzante è stata la convinta condivisione di ogni singolo appuntamento costruito con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, dalle amministrazioni alle associazioni, anche con specifici protocolli d’intesa con importanti progetti come “Valli a Scoprire”, itinerario turistico nei 15 comuni delle vallate del Metauro e del Cesano.

Lehmanns Brothers (foto Chiara Broccoli)

Fra le importanti novità che hanno reso Terre Sonore un progetto sempre più sinergico e multidisciplinare, rafforzando la sua vocazione alla promozione culturale con iniziative qualificate, si segnalano: “Pillole di Archeologia”, a cura di Vanessa Lani, Direttrice della Rete Museale della via Flaminia, con l’intento di scoprire e valorizzare il patrimonio storico archeologico del territorio; “Macchie & Inchiostri”, curato da Paolo Frigerio, con incontri su temi di attualità come guerra, violenza di genere e immigrazione, con il coinvolgimento di docenti universitari, giornalisti, reporter e scrittori; “Passeggiate Nelle Terre Sonore”, a cura di Maria Maddalena Paolini, per scoprire borghi e parchi che accolgono i concerti, immergendosi nella loro storia e cogliendone l’essenza e i tesori attraverso gli occhi di chi li abita e conosce. Non sono mancati i tradizionali momenti conviviali tesi alla valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, dalla degustazione dell’amarena di Cantiano e del prosciutto DOP di Carpegna, rigorosamente tagliato a mano, al Tartufo Nero d’estate di Acqualagna.

Terre Sonore 2024 è stato realizzato da Fano Jazz Network con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, con il contributo del MIC-Ministero della Cultura, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, della Regione Marche, della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, e dei seguenti Comuni: Fano, Acqualagna, Gradara, Cagli, Macerata Feltria, Barchi -Terre Roveresche, San Lorenzo In Campo, San Costanzo – Cerasa, Apecchio, Cantiano, Fermignano, Mercatello sul Metauro, Vallefoglia – Montefabbri, Isola del Piano, Carpegna, Colli al Metauro – Serrungarina, Gabicce Mare, Mombaroccio, Borgo Pace, Fossombrone, Reforzate – Sant’Ippolito. Hanno inoltre collaborato: Associazione Musica & Musica, Associazione Macchie e Inchiostri, rete Museale della Via Flaminia.

Con Terre Sonore si è voluto anche raccogliere l’invito della Regione Marche che intende promuovere e sostenere progetti in rete che sviluppino sinergie innovative per la valorizzazione delle aree interne, per la rigenerazione del territorio e per la rivitalizzazione dei centri storici dei piccoli paesi delle aree collinari ed interne. «Ci aspettiamo, quindi, che questa IV edizione a fronte di un così vasto coinvolgimento territoriale, con ricadute significative per l’economia locale oltre che di promozione turistica di qualità, possa trovare accoglienza ed essere sostenuta dalla Regione Marche con un adeguato contributo», aggiunge Adriano Pedini.

Ancora una volta Terre Sonore ha dunque mostrato di essere un Format vincente toccando e frequentato luoghi e suoni diversi all’insegna di un intreccio culturale fra tradizione e modernità, bellezze paesaggistiche e bellezze musicali; esperienze ed emozioni tutte da vivere, che sicuramente vista anche la riconferma di tutti i Comuni a proseguire l’esperienza e le richieste di altri comuni a partecipare alla Rete, sarà riproposta anche nell‘agosto 2025.

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