I NUOVI REMIX DEGLI ULTIMI SINGOLI DI KARIN ANN
Karin Ann, eclettica cantautrice del panorama musicale internazionale, rilascia tre nuovi remix dei suoi brani.
Nel mese scorso, Karin Ann, talentuosa e versatile cantautrice conosciuta per il suo stile unico, ha pubblicato tre remix esclusivi di due dei suoi brani più amati:
- 4 Ottobre – remix del singolo “i don’t believe in god” con Madison Rose e RYL0 Remix
- 18 Ottobre – remix remix del singolo “false god” a cura di Lixa e StoryBoards https://on.soundcloud.com/Jrb2F3oPhAeHJH2C6
- 1 Novembre – remix versione per club del singolo “i don’t believe in god” di Eli&Fur e Nervo https://on.soundcloud.com/UVhqVpiS7pgmGKYe6
Queste nuove versioni, reinterpretate da diversi produttori e dj, offrono una prospettiva fresca sulle sonorità originali di Karin, arricchendo i brani con ritmi e sfumature inedite.I remix rappresentano un’ulteriore dimostrazione della capacità di Karin Ann di adattarsi e sperimentare con nuovi stili musicali, mantenendo intatta la sua identità artistica. La pubblicazione dei remix consolida la posizione di Karin come una delle voci più interessanti e innovative nel panorama musicale attuale, capace di esplorare nuovi mondi sonori pur rimanendo fedele alla sua visione artistica.
A soli 21 anni, Karin Ann fa il suo grande ingresso sulla scena musicale mondiale dimostrando una notevole padronanza di vari stili musicali e un approccio coraggioso nell’affrontare temi complessi come l’amore, l’identità di genere e la salute mentale. L’album “Through the Telescope” è prodotto in collaborazione con gli americani Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River e rivela tutta la versatilità di Karin Ann, capace di passare dal folk al rock fino alla disco gotica sfruttando una vasta gamma di ispirazioni musicali, tra cui Mazzy Star, Stevie Nicks e David Bowie.
La musica è inoltre direttamente influenzata dalla sua passione, fin dalla giovane età, per le partiture strumentali e dalla sua educazione che include esperienze nella musica classica, nel pattinaggio artistico e nel balletto.
“Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di realizzare questo album, ero a un punto di rottura in cui pensavo seriamente di abbandonare la musica a causa della mia condizione di salute in peggioramento. Benjamin, il mio collaboratore per l’album, è entrato inaspettatamente in scena e, successivamente, è arrivato Will. Entrambi hanno ispirato una nuova ondata di creatività e l’album è riuscito anche meglio di quanto immaginassi. Questo progetto è stato un lavoro d’amore, libero da pressioni esterne, che ci ha permesso di creare una narrazione che riflette la nostra comune simbiosi artistica. Sono così piena di orgoglio mentre mi preparo a condividere questo lavoro profondamente personale con il mondo, e spero che risuoni con gli ascoltatori a un livello profondo”
– commenta Karin Ann.
Karin Ann ha già condiviso tre brani dell’album “Through the Telescope”: “False Gold” ha accompagnato l’annuncio del suo album a marzo e le ha permesso di ottenere la copertina di NME Magazine. A febbraio, invece, ha pubblicato “She”, il brano principale dell’album, che ha ottenuto il riconoscimento della serie Global Spin di Grammy.com, il plauso di NME e The Line of Best Fit assicurandosi un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch.A maggio invece esce “i don’t believe in god” traccia che accompagna ufficialmente l’uscita del disco e che vanta già il prestigioso remix di Imogen Heap.
Karin Ann ha iniziato il suo percorso musicale sulla scena alt-pop all’età di 14 anni. Riconosciuta come “Scoperta dell’anno” ai Czech Republic Music Awards, Karin Ann è anche apparsa su un cartellone di Times Square come parte dell’EQUAL Music Program di Spotify e nel 2021 ha vinto il premio per il miglior video musicale ai Munich Music Awards. Ha suonato con LP (Laura Pergolizzi), Imagine Dragons, Alfie Templeman e My Chemical Romance.
Nel 2024, a marzo, Karin Ann ha fatto il suo debutto al SXSW Conference & Festival in USA ed è stata inserita tra i primi 10 nuovi artisti assolutamente da ascoltare al SXSW.
La musica di Karin Ann affronta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore, le relazioni tossiche e le insicurezze. L’artista parla anche della sua esperienza di donna queer cresciuta in Slovacchia. Inizialmente attratta dall’arte come meccanismo di difesa dall’ ADHD, (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) Karin Ann si è dedicata al graphic design fino a quando un infortunio alla mano l’ha costretta a ritirarsi dalla scuola d’arte. Ispirata da Grace Vander Waal, ha trovato la sua strada scrivendo canzoni con il suo ukulele.