L’ALMA FA HARAKIRI A RAVENNA E CON L’ULTIMO POSTO IN CLASSIFICA C’E’ ARIA DI RIBALTONE TECNICO
RAVENNA-ALMA JUVENTUS FANO 3-0
RAVENNA (3-5-2): Venturi; Boccaccini, Jidayi, Lelj; Eleuteri, Selleri (42’st Sabba), Papa, Maleh (8’st Trovade), Barzaghi; Nocciolini (21’st Gudjohnsen), Raffini (42’st Siani). A disp.: Spurio, Galuppini, Scatozza. All.: Foschi.
ALMA JUVENTUS FANO (3-4-1-2): Voltolini; Sosa, Celli (20’st Morselli), Magli (36’st Konate); Vitturini, Lulli (14’st Ndiaye), Lazzari, Liviero; Filippini (36’st Cernaz); Scardina, Ferrante. A disp.: Sarr, Tascone, Mancini, Maldini, Setola, Selasi, Acquadro, Clemente. All.: Epifani.
ARBITRO: Clerico di Torino.
RETI: 24’pt Nocciolini (R) su rigore, 13’st Raffini (R), 44’st Gudjohnsen (R).
NOTE: ammoniti Celli, Ndiaye; angoli 4-8; recupero 0’+4’; spettatori 1400 circa di cui un’ottantina fanesi.
L’Alma si fa male da sola a Ravenna, spianando la strada della vittoria agli avversari col regalo del rigore che sblocca il punteggio nel momento migliore dei granata. Un episodio che di fatto segna il destino del match, considerato il cronico mal di gol della formazione di Epifani. E la sconfitta, al di là delle dimensioni tutto sommato ingenerose (lo ammetterà nel post-match lo stesso allenatore ravennate), è di quelle molto dolorose avendo relegato il Fano all’ultimo posto in compagnia di Albinoleffe e Virtusvecomp a -1 dalla Giana Erminio e -3 da Renate e Rimini. Non è inoltre da escludere un ribaltone, che potrebbe coinvolgere l’intera area tecnica all’alba di due settimane di pausa essendo stato rinviato a data da destinarsi (per l’agognato completamento della nuova copertura della tribuna del Lele Mancini) il derby con la Fermana originariamente in calendario domenica prossima. Venendo alla sfida di oggi, il primo squillo è per altro proprio degli ospiti con Liviero che al 4’ impegna Venturi dal limite. Si ha però subito la sensazione che il fondo del Bruno Benelli, oltremodo sconnesso, rappresenti un’insidia in più per entrambe le squadre. Al 7’ Lazzari riesce ugualmente a far valere la propria classe, calciando appena largo col suo piede non prediletto dopo aver saltato secco due avversari. Al 12’ c’è lavoro pure per Voltolini, chiamato alla parata a terra dal coraggioso tiro da fuori di Nocciolini. Gli replica al 14’ e più o meno dalla medesima distanza il solito intraprendente Liviero, trovando nuovamente preparato il portiere di casa. Il Fano insiste, ma al 19’ Ferrante prima è fortunato nel rimpallo che lo porta alla conclusione e poi sfortunato nel rimbalzo che fa uscire la sfera di un soffio. E’ quindi un autentico fulmine a ciel sereno l’episodio che in realtà spezza l’equilibrio, per l’inopportuno abbraccio in area di elli ai danni di Raffini sul cross di Barzaghi. Dal dischetto va Nocciolini, che pur rischiando grosso buca Voltolini per l’1-0. La dea bendata torna quindi a voltare le spalle all’Alma al 35’, quando l’incornata ravvicinata di Sosa si infrange sul corpo di Barzaghi. Sul relativo angolo è invece impreciso di testa Filippini, allo stacco solitario sullo spiovente di Lazzari. Al 40’ c’è anche materiale da moviola, per il gol annullato a Ferrante per una dubbia segnalazione di fuorigioco. La foga fanese si attenua sensibilmente in avvio di ripresa, ma è con un altro improvviso break che il Ravenna raddoppia al 13’: Eleuteri si produce infatti in una impressionante progressione sul capovolgimento di fronte, semina Magli (che ha un altro passo per diversità di stazza) e serve a Raffini l’assist del 2-0 complice anche una uscita in chiusura di Celli non proprio da manuale. La reazione è affidata a Scardina, il cui destro al 20’ costringe ad un prodigio Venturi. E’ tuttavia un fuoco di paglia, perché al 43’ il figlio d’arte Gudjohnsen (il padre è l’ex Chelsea) s’inventa la semirovesciata del definitivo 3-0 sul corner di Trovade.