DA FANO A LUSSEMBURGO… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa ottantacinquesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Davide Monterisi, che dal novembre del 2023 vive nella capitale del Lussemburgo.

Ciao Davide, come mai hai deciso di andare a vivere all’estero e qual è la tua attività?

<Scoprire e interagire con nuove culture su base quotidiana e trovarmi in un contesto fuori dalla mia zona di comfort rappresenta per me un’opportunità di crescita personale e professionale molto importante. Anche nei momenti di svago si impara qualcosa, che, poco a poco, contribuisce a formare ulteriori prospettive e competenze. Attualmente mi occupo di automazione e data engineering applicati all’industria dei fondi d’investimento>.

Dove stai di preciso e quali sono le sue particolarità?

<Ora sono da quasi due anni a Lussemburgo, ma il mio percorso fuori dall’Italia è iniziato con la Germania ed è proseguito con Romania e Singapore. A parte il clima continentale e la frequente pioggia, di cui molti qui si lamentano, Lussemburgo offre un’eccellente qualità della vita: città sicura, pulita, trasporti pubblici gratuiti, processi efficienti, eccetera>.

Cosa ti manca di Fano?

<Ovviamente il mare, il nostro buon clima e passare del tempo con la famiglia e gli amici di sempre. Ogni tanto anche il pesce fresco, che i miei mi avevano abituato a mangiare spesso>.

Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?

<Nessun problema di ambientamento ed un consiglio che posso dare è di farsi il prima possibile degli amici che come te vengano da fuori, evitando di puntare sui locali visto che richiedono più tempo ed un buon livello della lingua in cui ci si trova>.

C’è qualcosa che porteresti dal Lussemburgo?

<Dal Lussemburgo a Fano porterei sicuramente alcune abitudini legate al modo di vivere il tempo libero: qui noto una maggiore serietà e un approccio più produttivo anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. Un po’ in stile tedesco, direi. In Italia, invece, si tende spesso a vivere il tempo libero in modo più leggero e ricreativo. Per quanto riguarda qualcosa da portare, non è facile scegliere perché il Lussemburgo è un mix di culture tra francese, belga e tedesca… ma sicuramente porterei la birra! Quella belga e tedesca ha una qualità che merita davvero di essere condivisa>.

Quali posti di Fano pensi possano affascinare un lussemburghese?

<Credo che a un lussemburghese basti poco per apprezzare Fano: bel tempo, mare e buon cibo sono già ottimi motivi per lasciarsi affascinare. L’atmosfera rilassata, il ritmo di vita più lento e la possibilità di godersi la quotidianità in modo più spontaneo sono poi elementi che possono risultare piacevolmente diversi>.

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti là?

<Frequento spesso il centro storico e i parchi della città, come Fondation Pescatore, dove si stacca un po’ dalla routine quotidiana casa-lavoro. Ogni tanto, nei fine settimana, insieme agli amici andiamo a vedere dei laghi e/o castelli nei dintorni>.

Che piatti tipici locali faresti provare ad un fanese?

<Questa è veramente dura, perché a dire la verità non c’è molto di tipico lussemburghese. Ho provato il Boxemännchen, che sono delle brioche a forma di omino, e dei Lëtzebuerger Grillwurscht, simili ai wurstel tedeschi. Per ora non ho trovato però nulla di davvero eccezionale o memorabile da proporre, ma magari col tempo scoprirò qualche chicca nascosta>.

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