ORA E’ UFFICIALE: L’ALMA RIAMMESSA IN C
Adesso è praticamente ufficiale stando a quanto appena trapelato da via Allegri a Roma: l’Alma anche nella stagione 2019-2020 giocherà tra i professionisti. Lo ha stabilito il Consiglio Federale della FIGC, in riunione da mezzogiorno di oggi per pronunciarsi anche sulle riammissioni in C. Il club granata ha beneficiato di questa opportunità grazie alle rinunce di Albissola, Lucchese e Siracusa ed in virtù del suo secondo posto nell’apposita graduatoria, dietro alla Virtus Verona e davanti a Bisceglie e Paganese (bocciati tuttavia i nerostellati pugliesi per problemi legati al proprio impianto, spalancando le porte agli azzurrostellati campani). Il merito però è chiaramente anche del presidente Claudio Gabellini, che pur dichiaratosi determinato a cedere la società ha alla fine deciso di cogliere questa occasione per restituire alla Fano calcistica con la sponda dell’amministrazione comunale (essenziale per concorrere l’adeguamento dello stadio) la categoria persa sul campo. Un dietrofront, il suo, che probabilmente spiegherà nel momento in cui tornerà a parlare pubblicamente. Ora comunque si guarda avanti (in stand-by il possibile ingresso come socio del costruttore ferentinate Antonio Ciuffarella) con un’area tecnica ed un parco giocatori da costruire daccapo data la volontà oramai palese di voltare pagina. La speranza ovviamente è che si faccia tesoro degli errori del passato, che hanno caratterizzato le tre annate di Lega Pro fino a culminare con l’amara retrocessione di quella conclusasi sul prato verde del “Mancini” il 5 maggio scorso. A quanto pare, pur non ufficializzato, si ripartirà con Simone Bernardini nel ruolo di direttore generale. La sua mediazione ha creato i presupposti per una nuova collaborazione tecnica, stavolta con l’Ascoli come partner a fornire una mezza dozzina di suoi giocatori dopo la controversa esperienza col Pescara. Un’alleanza quest’ultima che ha permesso sì di ridurre sensibilmente le spese di gestione, ma che si è anche rivelata deficitaria sul piano sportivo. E una vecchia bandiera ascolana dovrebbe finire sulla panchina fanese, vale a dire quel Gaetano Fontana con trascorsi da allenatore di Centobuchi e Santegidiese in D e di Nocerina, Juve Stabia, Cosenza e Casertana in C. Il quarantanovenne catanzarese ha un ruolino di marcia in terza serie non proprio entusiasmante, a dispetto dei buoni giudizi sul suo conto. Più incertezza sul fronte del direttore sportivo, dove non è da escludere che la spunti al fotofinish un outsider sui vari Vittorio Cozzella (dal 2011 al 2015 alla Ternana prima di sparire dai radar), Giorgio Zamuner (ex consulente di mercato del Pordenone contrattualizzato col Padova dal 2016 ma di fatto soppiantato ora da Sean Sogliano) ed Andrea Maniero (intanto accordatosi col Campodarsego in D dopo la promozione dall’Eccellenza con la Luparense e la C sfuggita a Matelica). Quanto infine alla squadra, si vocifera la presenza di alcuni fanesi ipotizzando in particolare quelle di Gianluca Clemente e Gian Marco Gabbianelli (12 gol in D a Monterosi quest’anno).