A Bergamo per l’Alma un piccolo passo in avanti con l’1-1 nello scontro salvezza con l’Albinoleffe

ALBINOLEFFE-ALMA JUVENTUS FANO 1-1

 

ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser; Mondonico, Gavazzi, Stefanelli (12’st Sabotic); Gonzi (43’st Galeandro), Agnello, Romizi, Nichetti (12’st Ruffini), Gelli (37’st Coppola); Kouko, Ravasio (12’st Colombi). A disp.: Cortinovis, Gusu, Mandelli, Spampatti. All.: Alvini.

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Sarr; Vitturini, Sosa, Konate, Setola (31’st Magli); Tascone (41’st Scimia), Lazzari (31’st Ndiaye), Lulli; Acquadro; Fioretti (19’st Voltolini), Ferrante. A disp.:, Mariani, Diallo, Maloku, Mancini, Celli, Cernaz, Morselli. All.: Epifani.

ARBITRO: Lorenzin di Castelfranco Veneto.

RETI: 25’pt Ferrante (ALM), 25’st Agnello (ALB).

NOTE: espulso al 16’st Sarr (ALM); ammoniti Konate, Voltolini, Ferrante; angoli 4-3; recupero 0’+5’; spettatori 500 circa, di cui una cinquantina fanesi.

Termina in parità il delicato duello salvezza tra Albinoleffe ed Alma, un 1-1 che lascia sostanzialmente invariata la classifica di entrambe mantenendo però davanti i granata. Per questi ultimi il rammarico è di essersi fatti raggiungere, dopo esser rimasti in inferiorità numerica per un rosso rimediato dal portiere Sarr con la difesa fanese colta impreparata sulla rapida battuta di una punizione da parte dei blucelesti, da una squadra che sin qui aveva segnato il suo unico gol alla seconda di campionato. Mister Epifani schiera inizialmente la squadra che ci si poteva aspettare alla vigilia, vale a dire con Acquadro avanzato sulla trequarti per ovviare all’assenza dello squalificato Filippini. Da mezzala sinistra agisce così Lulli, l’altra novità di giornata rispetto alla precedente gara assieme all’inserimento da interno destro di Tascone per Ndiaye. Il tecnico seriano Alvini, tornato sulla panchina dopo una decina di giorni di licenza per accertamenti medici, sceglie invece Nichetti e Ravasio per gli indisponibili Sbaffo e Giorgione. La proverbiale fase di studio viene interrotta all’11’ dalla prima minaccia portata dai padroni di casa, che trovano pronto Sarr sia sull’insidiosissimo filtrante di Gonzi che sulla successiva ribattuta di Agnello. I bergamaschi prendono coraggio e provano ad insistere, rendendosi nuovamente pericolosi al 14’ coi tiri in sequenza di Nichetti e Ravasio ancora respinti da Sarr. Il campanello d’allarme scuote i granata, che una volta riordinate le idee trovano il vantaggio. Lo autografa al 25’ Ferrante, abile a finalizzare uno schema su angolo. L’attesa reazione dell’Albinoleffe non c’è, anche perché l’Alma è brava ad amministrare l’1-0. Al rientro dagli spogliatoi brivido per Coser, sulla rasoiata dal limite di Lulli che al 7’ lambisce il montante. Al 16’ il Fano resta in 10 per l’espulsione di Sarr, uscito di pugno ai confini dell’area di rigore (secondo l’arbitro fuori ma non per i seriani) per impedire fallosamente allo smarcato Colombi di trafiggerlo di testa sullo spiovente di Ruffini. E’ quindi il turno di Voltolini, al 24’ chiamato ad opporsi a Colombi. Non può nulla però al 25’ su Agnello, che insacca sbucando all’altezza del secondo palo sul corner di Gelli. Il Fano si spaventa un po’ e di qui in avanti si mette sulla difensiva, evitando comunque altri rischi. E mercoledì sarà già Alma-Ternana, dalle 20:30 al “Mancini”, con Konate relegato in tribuna per recidività in ammonizione in una sfida nella quale il pubblico granata ritroverà una tifoseria amica. Intanto oggi, a proposito di amicizia, la cinquantina di tifosi al seguito di Lazzari e compagni ha ricevuto una magnifica accoglienza in terra bergamasca. Merito di Andrea Vecera, un fanese trapiantato da tanti anni a Bergamo, ultras dell’Atalanta, con l’Alma ancora nel cuore. Per il suo compleanno li ha infatti invitati a pranzo in un salone all’interno dell’oratorio Monterosso, dove c’è anche un impianto sportivo recentemente intitolato al compianto giocatore della Dea Morosini.

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