A VERONA L’ALMA SPARISCE DOPO UN TEMPO E LA REDIVIVA VIRTUS LA RIBALTA DALLO 0-1 AL 3-1

VIRTUS VERONA-ALMA JUVENTUS FANO 3-1

VIRTUS VERONA (4-3-1-2): Giacomel; Pinto (21’st Delcarro), Visentin, Pellacani, Daffara; Cazzola, Lonardi (42’st De Rigo), Danieli; Danti (46’st Carlevaris); Arma (1’st De Marchi), Pittarello. A disp.: Chiesa, Sibi, Mazzolo, Pessot, Bentivoglio, Paloka, Marcandella, Bridi. All.: Fresco.

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Viscovo; Cason, Brero (29’st Paolini), Bruno; Rodio, Marino (9’st Scimia), Amadio, Carpani (29’st Gentile), Monti; Nepi (13’st Ferrara), Barbuti (13’st Montero).A disp.: Meli, Cargnelutti, Sbarzella, Flores, Urso, Mainardi, Bernardini. All.: Destro.

ARBITRO: Di Cairano di Ariano Irpino.

RETI: 21’pt aut. Pinto (A), 9’st Danti su rigore (V), 17’st Danti (V), 26’st Visentin (V).

NOTE: ammoniti Cazzola, Brero, Marino, Pittarello, Delcarro; angoli 3-2; recupero 1’+3’.

L’Alma gioca solo un tempo a Verona, consegnandosi poi alla voglia di riscatto di una Virtus che la travolge in rimonta nel secondo interrompendo una striscia di cinque sconfitte. Diventano invece tre quelle consecutive della squadra guidata da Destro, ora al centro di una profonda riflessione da parte della società. La deriva dei fanesi preoccupa forse più della classifica, ma l’impressione è che si vada avanti con lui. Il tecnico di Rivoli, senza il solo Valeau, stavolta apparecchia inizialmente un 3-5-2 con le novità di Cason, Bruno e Nepi per Cargnelutti, Gentile e Ferrara. Apporta qualche ritocco pure il presidente-allenatore rossoblù Fresco, che ancora privo di Manfrin ritrova il navigato Cazzola. Le prime conclusioni sono di marca fanese, all’8 con la punizione di Monti appena alta ed al 16’ con la fucilata di Marino dal limite ancor più imprecisa nella mira da posizione davvero interessante. E’ il preludio al vantaggio, al 21’, rocambolesco a dispetto delle premesse. Nepi, imbeccato a tu per tu col portiere avversario da Barbuti, si fa infatti ribattere la conclusione da Giacomel e lo sfortunato Pinto essendo in traiettoria non può evitare che la sfera gli sbatta addosso rotolando in fondo al sacco. L’Alma percepisce che è il momento di insistere, così al 23’ Cason ci prova dai venti metri lambendo il montante. La reazione della Virtus è tutta nel destro a giro di Danti, facile preda di Viscovo al 29’. Al 35’ suda ancora freddo Giacomel, sul pallone scoccato dall’angolo da Amadio che gli rimbalza davanti senza che due giocatori granata nei suoi pressi riescano a correggerlo in rete. Per la ripresa Fresco si riaffaccia dagli spogliatoi con De Marchi per lo spento Arma, mossa che conferisce vivacità alla manovra offensiva veronese. La pressione è marcata, fino a produrre al 9’ il rigore del pareggio. Se lo procura e lo trasforma Danti, per un sospetto contatto con Brero. I padroni di casa prendono coraggio, Viscovo però nega loro il raddoppio al 12’ sventando i tentativi in rapida sequenza di Lonardi e De Marchi. Il 2-1 è nell’aria e lo propizia al 17’ lo stesso Danti, sul cui piazzato la deviazione in mischia di Carpani inganna Viscovo. Al 23’ proprio Carpani invoca giustamente il rigore per un’evidente trattenuta, ma invano. E’ comunque solo una fiammata, perché al 26’ Danti sempre su punizione e dalla solita mattonella  ispira l’incornata del 3-1 di Visentin. Di testa potrebbe accorciare le distanze anche Montero, che al 35’ spreca il bel cross di Rodio. Finisce in sostanza qui, non propriamente il miglior viatico al derby di domenica al “Mancini” con una Vis pur sempre a +6 sebbene battuta 2-0 al “Benelli” dal Padova.

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