ALMA AUTOLESIONISTA E L’IMOLESE ESPUGNA UN MANCINI RIAPERTO PER 100 PERSONE

ALMA JUVENTUS FANO-IMOLESE 1-2

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti, Zigrossi, Bruno, Monti (21’st De Vito); Paolini (21’st Di Sabatino), Amadio, Parlati (21’st Marino); Carpani (38’st Scimia); Ferrara, Baldini (29’st Longo). A disp.: Viscovo, Santarelli, Isacco, Said, Sarli, Rillo, Nepi. All.: Alessandrini.

IMOLESE (3-4-1-2): Siano; Pilati (39’st Boccardi), Rinaldi, Carini; Rondanini, Torrasi, Provenzano (26’st Masala), Ingrosso (1’st Tonetto); Morachioli (21’st Ventola); Stanco, Polidori (39’st D’Alena sv). A disp.: Rossi, Angeli, Sall, Mele, Sabattini, Cerretti, Alboni. All.: Cevoli.

ARBITRO: Perri di Roma1.

RETI: 7’pt Cargnelutti (A), 13’st Polidori su rigore (I), 34’st Stanco (I).

NOTE: espulso al 12’st Zigrossi (A) per doppia ammonizione; ammoniti Pilati, Morachioli, Meli, Carini, Ventola, Rondanini; angoli 6-4; recupero 1’+5’; spettatori 100 circa.

E’ un tonfo di quelli che fanno male male quello dell’Alma, ribaltata più per errori propri che per meriti dell’Imolese nel primo impegno del secondo tour de force stagionale (mercoledì sera si andrà a Cesena e domenica prossima si rigiocherà qui col Mantova). Fino al pari rossoblù, scaturito da un disimpegno avventato sfociato in un rigore con annessa espulsione, i fanesi avevano infatti messo alle corde la squadra dell’ex granata Cevoli mancando purtroppo il colpo del ko. Anziché la prima vittoria in campionato si è alla fine concretizzato un altro scivolone interno dopo quello nel derby con la Samb, stavolta in un “Mancini” riaperto almeno parzialmente al pubblico. Appena un centinaio i presenti sui quattrocento circa biglietti a disposizione, essendo ammesso il 15% di posti della attuale capienza del vecchio Borgo Metauro. Ad incidere in tal senso la decisione di Panthers ed Ultras di non entrare, considerate le restrizioni e l’ingresso contingentato a causa del Covid. In questo quinto turno mister Alessandrini rinuncia in extremis al bomber Barbuti, ugualmente convocato nonostante qualche acciacco come pure Amadio e Di Sabatino. Gli ospiti, privi del baby Lombardi, hanno un approccio sbarazzino, prestando tuttavia il fianco alle ripartenze avversarie. Quel che accade al 3’, quando la promettente conclusione di Parlati è rintuzzata da Pilati. Giunge comunque inaspettato il vantaggio, estratto dal cilindro al 7’ da Cargnelutti. Il giovane terzino, vedendo forse Siano fuori dai pali, lo sorprende da una sessantina di metri con un’improvvisa fiondata. Pressoché immediata la reazione imolese, con Morachioli che al 9’ scheggia il montante in diagonale. Il match si stappa. Al 13’ nuova chance per l’Alma con Paolini, che scarica un sinistro di poco largo. Al 18’ è impreciso nella mira pure Baldini, imbeccato da Carpani. Al 23’ ci riprova Cargnelutti, con un fendente dai venti metri sul quale Siano si rifugia in corner. Al 25’ Carini deve correre in soccorso del proprio portiere, smorzando il tiro di Ferrara. Al 33’ Siano è poi prodigioso sulla punizione di Parlati, mentre al 35’ sul fronte opposto Meli è strepitoso su Morachioli dopo aver un po’ tentennato sul cross di Ingrosso. All’intervallo qualche preoccupazione in tribuna per un malessere accusato al cameraman di Eleven Sports, per fortuna lieve. Al 4’ della ripresa un dubbio contatto ai danni di Paolini suscita le vane proteste dei granata, vicini al raddoppio al 6’ col pallonetto di Carpani ed all’11’ con l’occasionissima fallita da Baldini sempre su assist di Ferrara. Gol sbagliato, gol subito. L’1-1 arriva dal dischetto, dove Polidori si presenta per il tocco con un braccio di Zigrossi sulla sua stessa botta al termine di un’azione nata da un improvvido passaggio di Monti. In inferiorità numerica l’Alma stringe i denti, ma al 34’ capitola ancora sul tuffo di testa di Stanco su sponda aerea di Polidori. Al 37’ rischia anche l’1-3, sventato miracolosamente da Meli sul solito Polidori. Al triplice fischio la classifica inevitabilmente langue, col Fano però sempre quintultimo a quota 3 punti assieme al Ravenna a -2 dalla Vis Pesaro.

 

 

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