ANNO NUOVO VITA NUOVA PER L’ALMA, CHE SPEZZA LA MALEDIZIONE DEL MANCINI STENDENDO IL BLASONATO PADOVA

ALMA JUVENTUS FANO-PADOVA 2-1

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Viscovo; Tofanari, Di Sabatino, Gatti, De Vito (23’st Amadio); Marino (23’st Boccioletti), Parlati (34’st Said), Paolini; Carpani; Barbuti (45’st Diop), Baldini. A disp.: Fasolino, Venditti, Ricciardi, Massardi, Giorgini, Sapone, Sarli, Kanis. All.: Alessandrini.

PADOVA (3-5-2): Minelli; Pelagatti, Kresic, Lovato; Fazzi, Germano (44’st Piovanello), Hallfredsson, Buglio (26’st Castiglia), Baraye; Nicastro, Santini (26’st Litteri). A disp.: Merelli, Galli, Capelli, Mandorlini, Soleri, Daffara, Andelkovic,  Rondanini, Ilie. All.: Sullo.

ARBITRO: Tremolada di Monza.

RETI: 25’pt Barbuti su rigore (A), 44’pt Nicastro su rigore (P), 39’st Di Sabatino (A).

NOTE: espulso al 36’st per doppia ammonizione Kresic (P); ammoniti De Vito, Fazzi, Di Sabatino, Diop, Piovanello; angoli 4-4; recupero 0’+4’; spettatori 1000 circa, di cui 180 ospiti.

Ha un valore inestimabile in prospettiva salvezza la prima affermazione interna in questo campionato per l’Alma, che piegando il blasonato Padova rompe quindi pure la maledizione del “Mancini”. Per la prima sfida del 2020 mister Alessandrini schiera titolari il pienamente recuperato De Vito ed il rientrante Parlati, mentre il neoacquisto di centrocampo Amadio (per difensore e centravanti occorre pazientare) si accomoda inizialmente in panchina. Sul fronte opposto Sullo getta subito nella mischia gli ultimi arrivati Hallfredsson e Nicastro, rinunciando al contrario agli infortunati Cherubin, Ronaldo, Gabionetta e Pesenti. Al 5’ rischia grosso Marino, per fortuna dei fanesi Santini non approfitta del suo regalo servendo un pallone fuori della portata di ben due compagni liberi nei pressi di Viscovo. All’8’ corrono un enorme pericolo anche i biancoscudati, il cui portiere Minelli respinge d’istinto l’incornata in mischia di Parlati sull’angolo di Paolini. Al 13’ a mettere in ambasce Minelli è invece l’impreciso retropassaggio di Kresic, ma un rimbalzo fasullo impedisce a Carpani di controllare la sfera ed indirizzarla nella porta a quel punto sguarnita dopo l’errato rilancio del numero 1 ospite. Il Fano prende coraggio, venendo premiato al 24’ col rigore procacciato e trasformato da Barbuti. Il bomber è bravo a sfuggire alla retroguardia patavina sulla fiondata di Carpani, costringendo l’incerto Kresic ad un fallo in area da ultimo uomo. L’arbitro Tremolada non ha esitazioni nell’indicare il dischetto, come pure nell’estrarre il cartellino giallo anziché il rosso a dispetto delle rimostranze dell’Alma. Lo stesso Barbuti al 37’ ci prova con un tiro ad alto coefficiente di difficoltà, con mira leggermente sbagliata. Al 44’ anche il Padova ha la sua opportunità dagli undici metri, quando il direttore di gara opta per la massima punizione sul discutibile contatto Paolini-Germano e Nicastro fa 1-1. La contesa si riaccende all’altezza del 12’ del secondo tempo, con Pelagatti che evita guai sul tentativo di affondo di Baldini e Santini che di testa conclude debolmente sullo spiovente di Hallfredsson. La sfida scorre sui binari dell’equilibrio sino al 36’, allorché Kresic ingenuamente rimedia la seconda ammonizione. In superiorità numerica i granata trovano il 2-1 al 39’ con lo spunto aereo di Di Sabatino, che insacca a fil di montante sul piazzato di Baldini. Al 42’ occasionissima però per i biancoscudati, con Fazzi che a botta sicura centra il palo su sponda di Litteri prima che Said manchi il possibile 3-1. E domenica prossima dalle ore 17:30 duello cruciale per i fanesi, di scena a Ravenna contro una compagine appena sopra la zona play-out a +2 da loro.

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