Area floristica: il materiale naturale non deve essere rimosso dalle dune
Reginelli, Aset spa: «Pulizia rispettosa dell’ambiente»
Per il secondo anno consecutivo Aset spa ha assegnato alla coop Gerico la pulizia manuale delle spiagge e una cura particolare è stata riservata ai due chilometri di area floristica, a Fano tra Fosso Sejore e Gimarra. «Si attua una precisa scelta ambientale – afferma Paolo Reginelli, presidente della società per i servizi – quando si lasciano al loro posto piccoli rami o fusti di canna. Il materiale di origine naturale spiaggiato dalle burrasche è infatti considerato utile all’ecosistema delle dune costiere ed è proibito rimuoverlo. Gli operatori incaricati della pulizia si sono dunque attenuti in modo scrupoloso a disposizioni della Provincia che tutelano due chilometri di costa unici nel loro genere, dove tuttora cresce una vegetazione rara e fragile, altrove spazzata via dall’attività umana. Riassumendo, anche a beneficio dei tanti bagnanti che frequentano la zona protetta, si tratta di rispetto per l’ambiente e non di trascuratezza».
Una recente determina dell’Amministrazione provinciale, la numero 139 del 20 febbraio scorso, specifica quali caratteristiche debbano avere l’intervento di pulizia straordinaria, che precede l’inizio della stagione balneare, e gli interventi di carattere minore, che si potrebbero definire di mantenimento. Nel primo caso è possibile operare solo nel periodo compreso tra febbraio e aprile, al massimo per 7 giorni. I rifiuti antropici, derivanti dall’attività umana come cassette, lattine, bottiglie, boe o altro, devono essere rimossi a mano; se sono più ingombranti sono invece necessarie specifiche accortezze riguardo alla modalità dei lavori, al tipo di mezzi da utilizzare e ai loro percorsi, per evitare qualsiasi danno alla duna costiera. Gli stessi criteri si ritrovano quasi tutti nella gestione degli interventi minori: è comunque specificato che “i materiali spiaggiati di origine naturale non potranno essere rimossi”. L’eccezione è prevista in caso di accumulo eccessivo, comunque in accordo con la Provincia.
La pulizia manuale affidata alla coop Gerico riguardava i retro-spiaggia, la fascia a ridosso delle scarpate ferroviarie e appunto l’area floristica, tutti spazi dov’è impossibile l’usuale intervento meccanizzato.