ASET, VASCA DI PRIMA PIOGGIA ALL’ARZILLA OK ALLA VARIANTE E AL PROGETTO ESECUTIVO

Reginelli: «Presto acquisizione dei terreni e appalto»

Vasca di prima pioggia all’Arzilla, Aset spa passa alla fase operativa. Approvata la variante urbanistica alla fine della scorsa settimana, da parte della conferenza dei servizi. Nella giornata del 13 maggio invece, il Cda di Aset ha adottato il progetto esecutivo. Tutte le carte in regola, dunque, per avviare l’acquisizione bonaria dei terreni e in seguito l’appalto, che è previsto per gli inizi di giugno. «Stiamo procedendo nel perfetto rispetto dei tempi prefissati – afferma il presidente di Aset spa, Paolo Reginelli – e una volta che avremo completato questo importante intervento, migliorerà la qualità dell’acqua di balneazione. Si potrà così puntare al recupero della Bandiera Blu per quel tratto di costa fanese».

L’investimento per l’opera assomma a circa 2 milioni, i lavori si svolgeranno a partire dal prossimo autunno per una durata stimata di circa 300 giorni. La vasca di prima pioggia è progettata per essere realizzata nei pressi della foce dell’Arzilla, a Fano, e la sua funzione sarà di trattenere le acque miste che si formano nella rete fognaria in presenza di piogge più forti del solito, evitando che il carico inquinante finisca nel torrente e quindi in mare. Le acque miste saranno poi reimmesse nelle tubazioni e portate fino al depuratore. La capienza stimata della vasca è di 1.600 metri cubi.

«L’obiettivo di Aset – aggiunge Reginelli – è migliorare la qualità delle acque di balneazione, ma di questo lavoro si avvantaggeranno anche la salute pubblica, l’economia e la promozione turistica. Si tratta di una soluzione pilota nella ricerca di interventi che preservino la qualità dell’ambiente marino dall’impatto delle acque reflue, per questa ragione è il perno del progetto europeo Watercare, che interessa il bacino del mare Adriatico e che per la vasca di prima pioggia ha assegnato ad Aset un contributo di quasi mezzo milione». Aderiscono a Watercare anche le Regioni Marche e Abruzzo, il Cnr di Ancona, l’Università di Urbino, le contee di Spalato e Dubrovnik, l’Università di Spalato, l’agenzia nazionale Croatian Waters e il centro di ricerca Metris.

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