AVIS ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO PROVINCIALE
Tra le novità: 6 responsabili per aree tematiche di particolare interesse, maggiori rapporti con le associazioni e sviluppo di specifici progetti a supporto delle 37 Avis comunali
Avis provinciale, il nuovo presidente Hermann Graziano ha presentato il direttivo 2019-2023
Elementi di novità e di continuità per il nuovo direttivo dell’Avis provinciale, in carica fino al 2023. Il neo presidente Hermann Graziano ha presentato la squadra, che vede come vice presidente vicario Daniele Ragnetti (ex presidente), vice presidente Gaia Tombari, amministratore Massimo Mosca, segretario Filippo Madau e 6 consiglieri con specifiche deleghe: Andrea Campana (rapporti con associazioni), Nicolò Barbanti (comunicazione), Alessandro Fabbri (scuola secondaria), Elisabetta Corvino (scuola primaria), Domenico Galeotti (sport – Valle del Metauro e Cesano), Cristian Olivi (Sport – Valle del Foglia e Montefeltro). Altri consiglieri sono Marco Savelli, Stefano Berluti, Paolo Camerini, Emanuele Santini, revisori dei conti Fausto Luchini, Maurizio Vizzini, Lorena Alessandroni.
“E’ il consiglio direttivo più giovane – ha detto Hermann Graziano –, le deleghe per aree tematiche consentiranno di sviluppare progetti e maggiore professionalità nei vari ambiti. Vogliamo accrescere il rapporto con le associazioni, in particolare quelle del dono, per aumentare la sensibilità al volontariato e al sostegno alla vita. In continuità col precedente consiglio, forniremo sempre maggiore supporto alle 37 Avis comunali e consolideremo i rapporti con istituzioni e strutture sanitarie per mantenere e potenziare il sistema pubblico trasfusionale”. Il vice presidente vicario Daniele Ragnetti ha fornito alcuni dati: “Nel primo trimestre 2019 sono state 5.266 le donazioni nel territorio provinciale, poco meno dello stesso trimestre 2018 (5.282). A gennaio e febbraio ha influito la carenza di medici nel Centro trasfusionale di Urbino, che è riuscito a raccogliere meno sangue sul territorio, ma da marzo la situazione si è riequilibrata. La provincia di Pesaro e Urbino porta al sistema trasfusionale regionale un quinto del fabbisogno totale”.
Tra gli obiettivi, un forte impegno sul versante scolastico. “Si può parlare di sangue e donazioni anche ai bambini di 6 anni, attraverso favole e semplici giochi, facendo diventare la scuola primaria un ponte tra Avis e famiglie, sensibilizzando così i genitori”, ha detto Elisabetta Corvino. Quanto agli istituti superiori, dove i ragazzi maggiorenni possono diventare donatori di sangue, Alessandro Fabbri ha evidenziato la volontà di “trovare referenti al loro interno, per far vivere l’Avis tutto l’anno”. In ambito sportivo, come riferito da Cristian Olivi, oltre ad un più stretto rapporto con le associazioni, verrà riproposta la “Fiaccolata del donatore”, visto il successo e la grande partecipazione di pubblico.