BUONI SPESA: NON E’ STATO LO SPID IL VERO OSTACOLO MA L’ISEE

Tinti: “Il cambiamento va accolto accompagnando chi ha più difficoltà”

Sono state 855 le domande in via telematica presentate e verificate, delle quali 668 relative ai beneficiari residenti a Fano ai quali, proprio ieri, sono stati erogati i relativi importi spettanti con accredito nella tessera sanitaria, a cui si aggiungono i 41 nuclei familiari già in carico ai Servizi Sociali”, Dimitri Tinti, (nella foto ) Presidente dell’ATS 6, rende pubblici i numeri dopo la chiusura dell’avviso sui buoni spesa che ha coinvolto 7 comuni su 9 dell’Ambito Sociale 6, eccetto Mondavio e Mondolfo che, dopo le elezioni, usciranno con il bando martedì 19 ottobre.

E’ stata la prima misura che ha utilizzato il sistema di autenticazione dell’identità digitale (S.P.I.D., C.I.E. o C.N.S.) in seguito all’introduzione dell’obbligo, dal 1 ottobre 2021, per l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione previsto dal Decreto Semplificazione (D.L. 76/2020) poi convertito in L. 120/2020.

Va precisato però – rimarca Tinti – che già nelle precedenti tre tornate (aprile e dicembre 2020 e marzo 2021), sempre con criteri e priorità uniformi per tutti i 9 comuni, la presentazione delle domande era possibile esclusivamente tramite lo strumento della piattaforma informatica, configurabile appunto come ‘servizio on line’, così come l’erogazione degli importi ai beneficiari avveniva con l’accredito sulla tessera sanitaria, con notevoli vantaggi in termini di semplificazione e di tutela dell’identità personale”.

Tinti ci tiene a sottolineare, anche per rispondere alle critiche della CISL di Fano e della consigliera comunale Tarsi di Fratelli d’Italia, la differenza tra la misura dei buoni spesa legati all’emergenza Covid con altri bandi o avvisi pubblicati negli ultimi mesi dall’Ambito o dai Servizi Sociali del Comune: “Il confronto è improprio perché ad esempio l’avviso per la domanda di contributo per i caregiver familiari oppure quello per il sostegno al pagamento del canone di locazione non utilizzano la piattaforma online. Quindi lo strumento telematico rappresenta l’unica risposta praticabile e adeguata, affinchè i beneficiari possano vedere accreditata la somma assegnata in pochi giorni e senza ulteriori costi per l’amministrazione”.

Siamo già alla quarta edizione dell’erogazione dei buoni per il sostegno alimentare o beni di prima necessità – dichiara l’assessore Tinti – e l’efficacia della misura è stata riconosciuta dai tanti beneficiari e dagli stessi comuni dell’ATS 6. E’ un importante segnale di vicinanza a quelle famiglie che sono più in difficoltà, anche per effetto della pandemia, ed essendo nata per  rispondere ad un’esigenza emergenziale sarebbe stato un controsenso allungare i tempi non utilizzando la piattaforma informatica per via dell’obbligo delle credenziali SPID”.

La durata del bando è stata la stessa delle precedenti tornate, cioè 11 giorni, ma il Comitato dei Sindaci dell’ATS 6 sta già valutando l’ipotesi di riaprire i termini a breve, verificate le somme avanzate, così da consentire di presentare domanda a coloro che hanno avuto difficoltà. L’assessore Tinti però precisa: “a fronte di 855 domande presentate ci sono stati ben 3200 accessi che, quindi avevano l’autenticazione dell’identità digitale (SPID), ma si sono fermati ad un ulteriore passaggio, come ad esempio la dichiarazione di possedere un ISEE inferiore a 12.000 Euro (come in altri bandi), criterio di accesso introdotto in questa tornata e fortemente richiesto dai sindacati, che oltre a fotografare una situazione economica non aggiornata, è anche più complesso e lungo da ottenere. A dimostrazione che il vero ostacolo non è stato lo SPID e riteniamo utile riaprire i termini proprio per consentire a chi non aveva ancora l’ISEE di poter fare richiesta per i buoni spesa”

In vista degli adempimenti normativi per la digitalizzazione della P.A., negli ultimi 10 mesi l’ATS 6 si è attivato su tutto il territorio, come ricorda Tinti: “è stata avviata un’azione di supporto e accompagnamento, con l’ausilio del FabLab e degli Uffici di Promozione Sociale (UPS), per l’ottenimento delle credenziali SPID a quelle persone in difficoltà, in particolare anziani, che hanno poca dimestichezza con la digitalizzazione o non hanno strumenti informatici adeguati”. Inoltre il D.L. 77/2021, ‘Semplificazione bis’, ha introdotto importanti novità tra cui il Sistema Gestione Deleghe (SGD) per consentire a chiunque abbia difficoltà di avvalersi di una persona di fiducia, anche non un familiare ma titolare di un’identità digitale, a cui delegare l’accesso per loro conto ai servizi on line della P.A.. Però manca ancora il decreto attuativo che dovrà stabilire le modalità operative per il sistema delle deleghe a cui anche le pubbliche amministrazioni e i gestori dei servizi pubblici dovranno accreditarsi.

Per quanto riguarda le convenzioni con le organizzazioni sindacali, che già i Servizi Sociali hanno per i bonus tariffari – evidenzia Tinti – non sono fattibili proprio perché non è ancora regolato, quindi non è operativo, il sistema delle deleghe per l’autenticazione tramite SPID, oltre al fatto che non tutte le organizzazioni sindacali erano disponibili a stipulare apposite convenzioni per garantire adeguata assistenza per tali pratiche”.

Mi sembra opportuno rimarcare – conclude Tinti – come le nostre scelte siano orientate ad accogliere il cambiamento adeguandosi alle norme, ma consapevoli dell’esistenza delle fragilità cerchiamo di accompagnare le persone in difficoltà con cui quotidianamente ci rapportiamo, considerando ogni situazione di bisogno e cercando di trovare risposte rapide ed efficaci”.

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