Centro di Maternità in Zambia Il Comune di Fano al fianco de L’Africa Chiama

L’amministrazione comunale e la onlus fanese hanno presentato ieri alla città

e alle associazioni un progetto che porterà alla realizzazione di una struttura

nel quale i bambini africani potranno nascere in totale sicurezza

E’ stato presentato ufficialmente ieri in Sala della Concordia, il progetto per la realizzazione di un centro di maternità a Kanyama (Zambia) interamente ideato dalla onlus fanese L’Africa Chiama.

Il progetto, ambizioso e dal forte valore sociale come del resto tutti quelli portati avanti negli anni da L’Africa Chiama, è stato sposato dall’amministrazione comunale che ha voluto convocare tutte le associazioni cittadine per dar modo loro di conoscere da vicino i dettagli e per sensibilizzarle a loro volta a creare occasioni di aiuto e raccolta fondi per contribuire alla realizzazione di questo grandissimo sogno.

“Seppur a firma de L’Africa Chiama – ha detto il sindaco – il progetto abbraccia e riguarda l’intera città, una città che per statuto è delle Bambine e dei Bambini e in cui non possono esistere differenze. Come amministrazione crediamo che progetti di questo tenore debbano avere il giusto aiuto e sostegno da parte di privati, istituzioni e associazioni che invitiamo a dare una mano a L’Africa Chiama e a presentarci a loro volta progetti ambiziosi che possano essere divulgati e raccontati all’intera città e che possano essere ‘sposati’ in futuro dall’amministrazione”.

“L’Africa Chiama – ha detto l’assessore Dimitri Tinti – e credo anche la città di Fano, saprà, ancora una volta, rispondere bene. Perché è una comunità solidale che ha già dato prova di essere sensibile e attiva in tante occasioni e perché si tratta di un gran bel progetto, molto concreto e già ben avviato, che ha bisogno di essere ultimato. Ognuno di noi con un piccolo aiuto economico può contribuire a dare un tetto sicuro e una speranza a quel Paese, garantendo le migliori condizioni sanitarie e civili alle future mamme e prendendosi così cura delle persone più indifese, affinché il Natale di quei bambini sia davvero un lieto evento”.

 L’area di Kanyama è servita da un solo ospedale pubblico, che tuttavia non possiede risorse adeguate ai bisogni in diversi settori: staff, medicinali, spazi, attrezzature e risorse finanziarie. Il numero di dottori presso strutture sanitarie pubbliche a Kanyama è 8 e di conseguenza gran parte del lavoro diagnostico viene svolto da

clinical officers, che non sono però in possesso di specialità e che a Kanyama sono solo 18.

Per quanto riguarda il settore maternità l’ospedale governativo di Kanyama ospita solo 5 letti per parto ed i dati rilevati dallo stesso ospedale indicano che 9 donne su 10 partoriscono a casa, dove non possono ricevere cure e trattamenti adeguati in caso di complicazione durante le ultime 48 ore di gestazione.
Le gravissime carenze del sistema sanitario zambiano ed in particolare del settore della salute materno infantile, hanno portato L’Africa Chiama

 Onlus ad intraprendere questo percorso finalizzato a realizzare un Centro di Maternità.

Nel corso del 2018 l’associazione ha avviato un tavolo di concertazione con il Ministero della Sanità Zambiano che ha portato nel Dicembre 2018 alla firma di un accordo ufficiale (MoU – Memorandum of Understanding) nel quale le parti, Africa Call Organisation e Ministero della Sanità, si impegnano reciprocamente a realizzare la nuova struttura e dotarla dell’attrezzatura necessaria e a provvedere al personale sanitario necessario (dottori, infermieri, ostetriche, ginecologo).
A partire dall’anno 2018 l’associazione si è occupata, grazie alla preziosa collaborazione dell’architetto Chiara Piersanti, della definizione del progetto in stretta concertazione con il Ministero della Salute che ha indicato nel dettaglio le linee guida da seguire.

Il 25 luglio 2019 è stata posata la prima pietra e sono stati quindi avviati i lavori della prima fase che prevedono fondamenta, fossa settica, realizzazio

ne di tutto lo scheletro della struttura e tetto. Questa prima fase è stata completata pochi giorni fa ed ora si procederà alla seconda (impianti elettrici, impianto idraulico, tinteggiature, servizi igienici, pavimentazione con piastrelle, infissi e rifiniture finali) per la quale occorrono circa 55mila euro.

Nel medesimo lotto di terreno sono già presenti ed attivi la Clinica Shalom, a cui il centro di maternità farà riferimento, il Centro di riabilitazione fisioterapica per bambini con disabilità, la Scuola Shalom ed i suoi relativi uffici e ambienti per le attività extrascolastiche (biblioteca, orto didattico, impianto sportivo, aula di informatica e

due aule per laboratori scientifici), il centro di formazione e sensibilizzazione, il pollaio gestito dalla comunità ed inoltre gli uffici di amministrazione e coordinamento dell’associazione.

Ecco spiegato dunque il perché un Centro di Maternità adiacente dove i bambini possano nascere in totale sicurezza diventa fondamentale per il loro futuro, un futuro al quale anche Fano è chiamata a contribuire mantenendo sempre più fede a quella che è una delle sue peculiarità, ovvero essere la Città delle Bambine e dei Bambini.

 “Siamo felici – ha detto il presidente de L’Africa Chiama, Italo Nannini coadiuvato dalla vicepresidente Anita Manti – che l’amministrazione abbia sposato il progetto Centro di Maternità in Zambia. Siamo certi che l’invito rivolto alla cittadinanza e al mondo dell’associazionismo fanese darà i suoi frutti. In questi 20 anni i cittadini fanesi hanno sostenuto i nostri interventi e si sono dimostrati attenti e vicini alle popolazioni che stiamo aiutando in Kenya, Tanzania e Zambia. Anche grazie a loro abbiamo potuto garantire cibo, scuola e salute. Per continuare a farlo e per realizzare questo importante progetto abbiamo ancora bisogno dell’aiuto di tanti”.

A margine dell’incontro, il sindaco e l’assessore hanno annunciato che appuntamenti come quello di ieri sera saranno presto ripetuti coinvolgendo le associazioni sportive, i circoli ricreativi e i circoli anziani.

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