Cerimonia al Teatro della Fortuna per i 43 nuovi cittadini italiani

Ventuno dall’Albania, nove dalla Moldavia, sei dal Marocco, due dal Brasile, due dal Senegal, uno dalla Tunisia e uno dal Kazakistan, uno dalla Croazia. Sono 43 i nuovi cittadini italiani che hanno richiesto e ottenuto la cittadinanza italiana nel secondo semestre 2021 e che ieri hanno ricevuto l’attestato di cittadinanza durante la cerimonia ufficiale che si è svolta nella prestigiosa cornice del Teatro della Fortuna.  Un momento ricco di significati ed emozioni, che i nuovi cittadini italiani hanno potuto vivere insieme ai propri cari. Ad arricchire l’evento l’esibizione dei ragazzi del Coro della Scuola Primaria di Bellocchi “Una Scuola tra le Note”. 
“La cerimonia di conferimento della cittadinanza – ha sottolineato Seri – è sempre un momento particolarmente toccante per tutti. E’ il coronamento di un percorso di vita che ha portato queste persone a iniziare un nuovo cammino qui in Italia, manifestando un grande rispetto e impegno verso la comunità che li ha accolti. Qui lavorano, hanno preso residenza e si sono integrati nel tessuto sociale. È anche per questo che, con la solennità di questa cerimonia, celebriamo questo momento in un luogo dal grande valore culturale e storico per la nostra città”. 
“Riprendiamo a celebrare – afferma l’assessora Sara Cucchiarini –  questa che è non solo una cerimonia istituzionale ma anche un momento informale, un momento che vuole porre le basi di interazione tra i nuovi cittadini e le nuove cittadine con l’amministrazione comunale, presente e vicina. Riconosciamo l’importanza delle proprie radici. Del resto, avere una cittadinanza vuol dire avere un’identità e quella italiana trova la sua radice nella Costituzione, la salda roccia su cui si basa la nostra civile convivenza. Il riconoscimento delle autonomie e delle minoranze linguistiche, la libertà di culto, la tutela del patrimonio e del paesaggio, lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, la tutela di chi è straniero e il diritto d’asilo, le pari opportunità, il ripudio della guerra, il tricolore: sono principi

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