CINQUANTA SFUMATURE DI JAZZ NEL NUOVO ALBUM DI MALCOLM STRACHAN

Il trombettista scozzese e membro fondatore degli Haggis Horns Malcolm Strachan pubblica il suo secondo album da solista “Point Of No Return”.

Il nuovo lavoro di Strachan copre un ampio spettro di stili: dal jazz modale alla samba brasiliana, dai ritmi latini alle ballate.

“Point Of No Return è il secondo album da solista dopo il debutto nel 2020 con “About Time”, album che ha ricevuto un grande successo di critica e un forte supporto radiofonico in tutto il mondo. Ancora una volta, Malcolm offre un album di musica originale scritta da lui stesso e con materiale che copre una vasta gamma di stili jazz.

Se il primo album annuiva leggermente al classico jazz della Blue Note Records della seconda metà degli anni ’60, questo ricorda più gli album di jazz fusion che l’eroe della tromba jazz per Malcolm, Freddie Hubbard, registrò per la leggendaria etichetta CTI Records all’inizio della metà degli anni ’70.

Lo stesso jazz basato sul groove in cui i ritmi soul e funk sono al centro dell’arrangiamento. Ritmi solidi come una roccia che consentono a complesse parti di fiati e improvvisazioni di fluttuare sopra le righe con facilità. Il modo di suonare dell’ensemble è forte e gli assoli di tromba del leader mostrano perché è stato uno dei musicisti di sessione più richiesti nel Regno Unito negli ultimi 20 anni.

Strachan ha registrato e fatto tournée con artisti del calibro di Mark Ronson, Amy Winehouse, Corinne Bailey Rae, Jamiroquai, Martha Reeves e The Vandellas, Jess Glynne, The Craig Charles Fantasy Funk Band, Black Honey, The New Mastersounds, Abstract Orchestra e con Lou Donaldson, leggenda del sassofono jazz con Blue Note Records. Naturalmente, è anche uno dei fondatori e membro della band dei re del funk britannico The Haggis Horns.

La ‘core band’ di “Point Of No Return” sono musicisti che Malcolm conosce e con cui lavora da oltre due decenni, spesso negli Haggis Horns, e la maggior parte è apparsa nell’album di debutto. Quei musicisti che fanno un gradito ritorno sono Atholl Ransome (sax tenore/flauto), George Cooper (piano), Danny Barley (trombone), Courtny Tomas (contrabbasso) ed Erroll Rollins (batteria). I nuovi arrivati questa volta sono il percussionista ospite di lunga data degli Haggis Horns Sam Bell più la cantante jazz, special guest, Jo Harrop, che aggiunge voci in stile Flora Purim sulle tracce “Nossa Danca” e “ The Wanderer”

Sono anche presenti archi, arrangiati da Phil Steel e suonati da Richard Curran. “The Last Goodbye” è una ballata meravigliosamente toccante per archi e tromba, che potrebbe facilmente provenire dalla colonna sonora di un film e dove Malcolm, con il suo assolo, scava a fondo nel suo amore per le ballate jazz.

Un album speciale per gli appassionati di jazz acustico contemporaneo con un tocco di jazz classico e per chi ama la musica di Blue Note Records e CTI Records e i trombettisti Freddie Hubbard, Donald Byrd, Lee Morgan, Art Farmer e Miles Davis.

“Point Of No Return” di Malcolm Strachan è pubblicato da Haggis Records.

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