COACH COLAIACOMO SALUTA IL FANO RUGBY COL CUORE IN MANO

Walter Colaiacomo ha lasciato il Fano Rugby, dove era approdato nel 2017, ma non è stato certo per la proverbiale crisi del settimo anno. La decisione di trasferirsi in Puglia, condivisa con la moglie, è stata infatti per una scelta di vita che non ha nulla a che vedere con le vicende del pallone ovale. A Fano, dove è stato uno dei principali artefici della esponenziale crescita del club rossoblù anche sul piano organizzativo oltre che sotto il profilo dei risultati sportivi, il cinquantaquattrenne tecnico laziale di Segni resterà però sempre sentimentalmente legato in virtù dei rapporti umani nel frattempo creatisi. Il congedo è peraltro avvenuto a margine di una stagione storica per i fanesi, che mai avevano vinto la regular season del campionato di C1. <Questi anni a Fano sono stati intensi, molto stimolanti e belli – fa sapere dal Salento lo stesso Colaiacomo, avvicendato sulla panchina della prima squadra dall’ex coach dell’Under 18 Andrea Nucci – Insieme a tutti gli altri della grande famiglia del Fano Rugby, ovvero la società, i ragazzi in campo, i tecnici ed i collaboratori, credo si sia riusciti a compiere dei passi importanti per la crescita del club e per la sua strutturazione. L’asticella si è alzata sia a livello individuale che di squadra, in ogni categoria, con una sempre maggiore consapevolezza di ciò che si può fare a Fano>. Colaiacomo, fattosi apprezzare anche per l’interessante rassegna letteraria sul rugby “Ovalide”, non senza nascondere la propria emozione entra poi più nel dettaglio del feeling col Fano Rugby: <L’aspetto più caro che mi porto dietro, che mi ha davvero arricchito, è la qualità umana delle persone che ho conosciuto. Con molte di esse sono convinto che rimarrò in stretto contatto, intanto devo dire che non è stato affatto facile il commiato. Quando ho salutato quel gruppo eccezionale sono stati momenti veramente profondi, molto intensi emotivamente. Ringrazio loro per ciò che hanno condiviso con me e questo sport, il rugby, che mi ha dato l’opportunità di vivere questa magnifica esperienza in rossoblù. Con orgoglio ho rappresentato una realtà come quella del Fano Rugby, che con coerenza sta alimentando una cultura sportiva che ho sposato appieno. Lì si mette al centro la persona, senza lasciare indietro nessuno. A tutti viene garantito uno spazio di espressione, ognuno secondo le proprie possibilità e in base a ciò che chiede all’attività sportiva. Uno spirito comunitario che fa la differenza, e che è alla base del raggiungimento di obiettivi importanti, sia riguardo alla formazione della persona che sportivi. Sono molto contento della scelta della società di investire sulle risorse umane del club, e parlo tanto dei giocatori quanto degli allenatori, che già hanno dimostrato ottime qualità e possano dare ancora tanto perché il potenziale è notevole. Non per nulla arrivano richieste da categorie superiori per i nostri giovani prospetti, ed anche la Federazione con la sua Accademia sta mostrando interesse verso di loro. Prossimamente si potrà poi contare sul nuovo campo in sintetico e più in generale su un impianto riqualificato, uno stimolo in più per andare a centrare prestigiosi obiettivi già annusati in questi anni senza mai perdere di vista, come detto, l’attenzione per la persona e l’atleta. Ovviamente auguro il meglio al Fano Rugby, che avrò sempre nel cuore anche a centinaia di chilometri di distanza>.

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