Comunità energetiche: Confcommercio Marche Nord, Regione e Comuni insieme per il loro sviluppo
Insieme per spingere sull’acceleratore per lo sviluppo delle comunità energetiche, con il fine di contrastare il caro bollette e l’emergenza climatica. Confcommercio Marche Nord d’intesa con la Regione Marche promuoverà incontri e s’interfaccerà con i Comuni, attività e cittadini interessati per accelerare il passaggio verso un’economia più sostenibile. Ha suscitato grande interesse il convegno promosso da Confcommercio Marche Nord ‘Comunità energetiche. Realtà, opportunità e sviluppo futuro’. Ampia partecipazione, tra cui tanti amministratori locali. Obiettivo dell’incontro, voluto fortemente dal vicedirettore Agnese Trufelli, quello di comprendere cosa si sta facendo a riguardo nel nostro Paese e a livello regionale, ed iniziare un percorso di collaborazione con Regione e Comuni per il loro sviluppo.
«Le comunità energetiche – ha esordito il direttore generale Amerigo Varotti – rappresentano un concreto aiuto contro il caro bollette ma anche per contrastare l’emergenza climatica. Noi a febbraio siamo stati i primi a mettere in campo un’azione di protesta contro il caro energia, consegnando al Prefetto le bollette dei nostri associati. Ora questo convegno: siamo convinti che le comunità energetiche siano molto importanti a livello sociale, perché l’interesse collettivo deve prevalere su quello individuale, economico ed ambientale. E’ ora di iniziare ad agire visto quanto sta accadendo anche nel nostro territorio».
Ha quindi preso la parola l’assessore regionale Francesco Baldelli: «Innovazione, sostenibilità, intermodalità, sicurezza sono le quattro parole chiave della giunta Acquaroli e dell’assessorato alle Infrastrutture per la messa a terra di ogni investimento. Obiettivo garantire la sostenibilità sociale, economica e ambientale di ogni opera, da quelle infrastrutturali alla costituzione di comunità energetiche per la produzione di energia elettrica. In edilizia sanitaria, ad esempio, i nuovi ospedali e palazzine di emergenza-urgenza saranno tutte ad elevata efficienza energetica. Nelle infrastrutture, come nel completamento dell’itinerario internazionale E78 tra Fano e Grosseto, le due Bretelle Carpegna-Lunano e Fossombrone-Fabriano comporteranno oltre 218.500 tonnellate di CO2 non prodotta; oltre 119 milioni di Km risparmiati per il traffico pendolare; l’equivalente di circa 1 milione di alberi piantati. Nella prossima programmazione operativa regionale saranno previsti circa 60milioni di euro per l’efficientamento energetico e la costituzione di comunità energetiche. In tal senso, intanto questa mattina in giunta approveremo lo stanziamento di 1.5 milioni a favore dei Comuni».
Il Comune di Pesaro crede fortemente nelle comunità energetiche, tanto che a breve nascerà la prima con alcune famiglie: «Con il vicedirettore Trufelli, convinti che sia fondamentale informare riguardo le comunità energetiche cittadini e imprese, abbiamo pensato – ha spiegato l’assessore Francesca Frenquellucci – di coinvolgere le altre associazioni di categoria per iniziare una serie di incontri ed agire concretamente».
Nello specifico è entrato Massimo Sbriscia, dirigente del Dipartimento Infrastrutture della Regione: «Oggi, cittadini, imprese, enti possono associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, condividendola e ottenendo degli incentivi sulla loro bolletta, oltreché la possibilità di accesso a eventuali finanziamenti pubblici. La Regione a riguardo ha approvato nel giugno 2021 la legge con le finalità di promuovere e favorire l’attivazione di gruppi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e l’istituzione di comunità energetiche rinnovabili».
Ha proseguito Federica Stabile (Promozione e Assistenza alla Pubblica Amministrazione Gestore dei Servizi Energetici) che si è soffermata anche sul ruolo dei Comuni: «L’energia elettrica ‘condivisa’ beneficia di un contributo economico riconosciuto dal GSE a seguito dell’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione. Due sono le tipologie di configurazione ammesse al servizio: gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e comunità di energia rinnovabile».
Ha concluso Nicola Luzi, ingegnere e consigliere comunale: «Per incentivare le comunità energetiche i Comuni possono avere un ruolo determinante perché conoscono bene il territorio, c’è fiducia tra amministratori e cittadini e il Comune è una grande macchina energivora. Queste sfide vanno affrontare insieme attraverso una fase di promozione e formazione, quindi sviluppando progetti. A tal fine Confcommercio nel territorio può avere un ruolo determinante».