Consiglio provinciale, confronto su biodigestore e azienda unica
“Su sinergie tra Marche Multiservizi e Aset, come presidente della Provincia attenderò le valutazioni del tavolo tecnico che è stato costituito, che verranno poi sottoposte alla votazione sia del consiglio provinciale, sia dei consigli comunali, a cui mi atterrò scrupolosamente; come sindaco di Isola del Piano, dico invece che sono favorevole alla fusione: due società solide e forti, diventano deboli se poi arrivano grossi colossi sul mercato. Stessa cosa per il biodigestore: sulla sua localizzazione, il tavolo politico, costituito da 12 sindaci e da me presieduto, recepirà le indicazioni del tavolo tecnico, composto dai vertici di MMS e Aset e coordinato dal direttore generale Marco Domenicucci. Siamo solo agli inizi di un percorso, a cui ho voluto dare un’accelerazione per arrivare ad una soluzione, vista la situazione di stallo, anche per non perdere i grossi incentivi previsti dall’Europa per il biodigestore, che scadranno nel 2022: tra un mese avremo delle indicazioni dal tavolo tecnico, che verranno poi condivise all’interno dell’Assemblea dei Sindaci e del Consiglio provinciale”. Lo ha evidenziato il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini nel consiglio provinciale di questa mattina, dove come primo punto all’ordine del giorno c’erano proprio le comunicazioni del presidente in merito al dibattito di questo periodo su “biodigestore” e “fusione Aset con Marche Multiservizi”.
Un confronto sollecitato dal gruppo di centro destra “Cambiamo Pagina”, il cui capogruppo Margherita Mencoboni ha espresso disappunto per il mancato coinvolgimento del consiglio provinciale nell’incontro del 12 giugno scorso convocato da Paolini in streaming con i sindaci, le Unioni Montane ed i vertici di Aset e Marche Multiservizi. “Su temi così importanti – ha detto Margherita Mencoboni – non andrebbero coinvolti solo i sindaci ma tutti noi che, prima ancora di essere consiglieri provinciali, siamo consiglieri comunali nelle realtà in cui viviamo. Nel mese di ottobre ho incontrato il presidente di Aset per parlare di biodigestore ed in due conferenze dei capigruppo ho chiesto informazioni. Avremmo voluto, come avevamo fatto richiesta, un consiglio provinciale pubblico, in videoconferenza, proprio per la rilevanza delle due questioni e per essere coinvolti nel dibattito. Ci deve essere condivisione. La prendo come una scelta politica calata dall’alto, dove è già stato individuato un percorso che deve essere seguito”.
“Nessuna scelta dall’alto – ha ribattuto Giuseppe Paolini – ho solo voluto accelerare i tempi affinché si arrivi ad una decisione. Il tavolo tecnico farà un’analisi dei costi e dei benefici, avrei coinvolto il consiglio provinciale non appena rese note le risultanze di quei confronti”.
“Magari si creasse un’unica azienda, non solo provinciale, ma regionale – ha detto il consigliere provinciale del gruppo di centro sinistra “Provincia Casa dei Comuni” e sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli -. Si potrebbero fare investimenti per tutta la comunità, contenendo le tariffe. Tra l’altro Aset è una società completamente pubblica, con la fusione con Marche Multiservizi aumenterebbe dunque la parte pubblica della nuova società. Nel settore dei trasporti si è creata un’azienda unica provinciale, con economie di scala e vantaggi per il territorio, spero dunque che si possa procedere in tal senso anche sui rifiuti, con un’azienda unica a livello regionale o perlomeno provinciale: la polverizzazione è un danno per i cittadini. I risparmi potrebbero essere utilizzati per contenere le tariffe o fare maggiori investimenti nelle aree più fragili della provincia”.
Il consigliere della lista “Cambiamo Pagina” e sindaco di Cartoceto Enrico Rossi ha affermato: “Prendo atto del passo indietro di Paolini, come presidente della Provincia, seppur non come sindaco, rispetto all’imparzialità da tenere sul tema fusione MMS – Aset, fusione sulla quale i sindaci non hanno dato nessun mandato e per cui resto assolutamente contrario, nell’interesse dei cittadini e non delle logiche private”.
“Non ho fatto alcun passo indietro – ha detto Giuseppe Paolini – la fusione è un’operazione che compete alle due società, che verrà poi sottoposta al passaggio politico. Se si farà, bene, altrimenti va bene lo stesso. Resto dell’idea che l’interesse dei cittadini sia prioritario”.
Sulla questione biodigestore è invece intervenuto il consigliere provinciale di “Provincia Casa dei Comuni” e consigliere comunale di Fano Enrico Nicolelli: “E’ un’opportunità che non possiamo perdere – ha detto -, questi impianti producono un’economia circolare. Quanto alla localizzazione, il tavolo tecnico fornirà indicazioni. Il Comune che acquisisce questi impianti acquisisce anche i benefici: non nego che la mia preferenza è il territorio di Fano, come prevedeva anche il protocollo Ata”.
ADESIONE ALLA MARCIA DELLA PACE “PERUGIA – ASSISI”
In occasione del 75° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, dello scoppio della prima bomba atomica e della creazione delle Nazioni Unite, il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, illustrato dalla vice presidente della Provincia Chiara Panicali, in cui si riafferma “il sostegno ai valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite e nella centralità dell’Onu per la costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia sociale ed economica come definito dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Il consiglio ha quindi deliberato di aderire alla “Marcia della Pace e della Fraternità” Perugia – Assisi dell’11 ottobre prossimo e di “promuovere sul territorio provinciale, in occasione del prossimo anno scolastico, un programma di educazione civica che che includa la promozione tra le giovani generazioni dei valori costituzionali e universali della pace, della giustizia, della dignità umana, della tolleranza e della solidarietà, lo studio della lettera ‘Laudato sii’ di Papa Francesco dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
ACQUISIZIONE STRADA COMUNALE “CA’ MAGGIO”
Su richiesta dei comuni di Mercatino Conca e Sassofeltrio, il consiglio provinciale ha deliberato all’unanimità di riprendere in carico, e dunque di classificare come strada provinciale, la strada comunale “Ca’ Maggio”, che attraversa i territori di entrambi i comuni, importante strada di collegamento, già precedentemente di proprietà della Provincia, tra le strade provinciali n.70 e n.2.