Cordoglio del presidente della Provincia Giuseppe Paolini per la scomparsa di Vittoria Sarano
Con la sua famiglia scampò alla Shoah grazie ad alcuni mombaroccesi, ai frati del convento del Beato Sante e ad un ufficiale tedesco
Cordoglio viene espresso dal presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini per la scomparsa di Vittoria Sarano, figlia del segretario della comunità ebraica di Milano Alfredo Sarano che salvò oltre 14mila ebrei milanesi dai rastrellamenti nazisti, per poi fuggire con la sua famiglia a Mombaroccio.
“La vicenda della famiglia Sarano, scampata alla Shoah grazie ai frati francescani del convento del Beato Sante, ad alcuni contadini del posto e all’ufficiale tedesco Erich Eder che scelse di non deportarla verso i campi di sterminio – dice Giuseppe Paolini – è un’importante testimonianza soprattutto per le giovani generazioni. La memoria va tenuta sempre viva, alimentata con gesti concreti. Per questo la Provincia ha patrocinato e ospitato nella sua sede la presentazione dell’importante Premio nazionale rivolto alle scuole ‘Luci nel buio della Shoah’, promosso dal Comune di Mombaroccio con vari patrocini tra cui Comunità Ebraica di Ancona e Arcidiocesi di Pesaro, per ricordare la storia di questa famiglia ebrea e cercare altre ‘luci’ grazie agli studenti, che partecipano sempre a migliaia da tutta Italia. Alla famiglia di Vittoria Sarano le condoglianze mie personali e dell’Amministrazione provinciale”.
La vicenda della famiglia Sarano è oggi narrata nel libro “Siamo qui siamo vivi” edito da San Paolo e curato dal giornalista Roberto Mazzoli con prefazione di Liliana Segre.