DA FANO A MADRID… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa settantaduesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Riccardo Capogna, che da marzo del 2024 vive a Madrid in Spagna.

Ciao Riccardo, come mai ti sei trasferito all’estero e qual è la tua attività?

<Nell’ottobre del 2023 ho concluso il mio percorso universitario di 5 anni al Politecnico di Milano in Ingegneria Aerospaziale e ho contestualmente iniziato a cercare opportunità lavorative in Italia e all’estero. Oggi come oggi il settore ingegneristico spaziale è alquanto selettivo e non è semplice farne parte, l’Italia purtroppo offre limitate opportunità lavorative e si muove di solito più lentamente di altri Paesi europei. Quasi tutti i colloqui lavorativi che ho sostenuto sono stati infatti proposti da aziende aerospaziali al di fuori dell’Italia, ed a febbraio di quest’anno ho deciso di accettare l’offerta di un’azienda aerospaziale privata spagnola che mi ha proposto un ruolo in linea con le mie aspirazioni. Nello specifico, io sono un ingegnere spaziale e mi sto attualmente occupando di sistemi spaziali e guida, navigazione e controllo di satelliti>.

Dove stai di preciso e quali sono le sue particolarità?

<In questo momento vivo a Madrid ma lavoro a Tres Cantos, una città poco a nord di Madrid. Per quello che ho potuto vedere fino ad ora, Madrid è una città molto grande però allo stesso tempo anche sicura, organizzata e piena di vita. Tres Cantos invece è più piccola e tranquilla, comunque particolare perché funge da base per diverse aziende aerospaziali europee>.

Cosa ti manca di Fano?

<Di Fano mi manca principalmente la mia famiglia, i miei amici e il mare. Tuttavia, fortunatamente, la politica di flessibilità della mia azienda mi permette di tornare in Italia molto spesso e anche per lunghi periodi>.

Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?

<A Madrid mi sono trovato benissimo sin dal primo giorno. L’ambiente di lavoro è ottimale e pieno di ragazzi giovani. Sono peraltro presenti tantissimi italiani, sia all’interno della mia azienda che a Madrid in generale. Così ho già un bel gruppo di amici, con cui condivido tante esperienze in città e nei dintorni>.

C’è qualcosa che porteresti dalla Spagna?

<Gli spagnoli, per quanto ho potuto constatare, sono sicuramente dei festaioli e per loro ogni motivo è buono per festeggiare. Comunque sia, grazie anche alla flessibilità imposta dalla maggior parte delle aziende, riescono tendenzialmente a trovare un giusto bilanciamento tra lavoro e svago. Nella maggior parte dei casi ciò li porta ad essere molto produttivi durante le giornate lavorative e credo dunque che questa sia una abitudine che porterei in Italia, non solo a Fano>.

Quali posti di Fano pensi possano affascinare uno spagnolo?

<Ad uno spagnolo consiglierei senza dubbio di visitare il centro storico e l’Arco di Augusto. Suggerirei poi pure le nostre spiagge, soprattutto ai madrileni. Se il periodo fosse quello giusto, sarebbe anche bello fargli vivere il nostro antichissimo e dolcissimo Carnevale>.

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti là?

<I miei posti preferiti a Madrid sono il parco del Retiro ed i principali quartieri del centro storico, come Austrias e Malasaña. Una menzione speciale però va anche a tutte le cervecerias (birrerie) ed i tapas bar di Madrid! (ndr risata)>.

Che piatti tipici locali faresti provare ad un fanese?

<Ad un fanese farei certamente provare il Bocadillo de Calamares, un panino ripieno di calamari fritti, che è una delle pietanze più conosciute della cucina madrilena. Anche il Gazpacho, una zuppa a base di pomodoro, e la Tortilla, una sorta di frittata con uova e patate, sono da provare, ma si possono trovare in tutta la Spagna. Per i golosi di dolci ci sono invece i Churros, a base di pastella fritta e dalla forma allungata, che a Madrid vengono solitamente serviti con una cioccolata calda>.

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